Partenza col segno meno per le Borse europee. Nei primi minuti di contrattazione, l’indice Eurostoxx 50 cede l’1,7%. A Francoforte il Dax perde l’1,8%, a Parigi il Cac40 segna una flessione dell’1,5% e a Londra l’indice Ftse100 arretra dell’1,3%. Sui mercati pesano le nuove tensioni tra Stati Uniti e Cina, con Pechino che ha ordinato la chiusura del consolato americano di Chengdu, nel sud-ovest del paese, in risposta alla chiusura decisa da Washington pe il consolato cinese di Houston, in Texas.
In rosso Generali (-1,02%) e Cattolica Assicurazioni (-0,66%). Il colosso triestino potrebbe valutare alcune operazioni societarie con la compagnia quotata al MidCap, in modo da stabilizzare gli accordi tra i due gruppi, dopo l’ingresso di Generali nel capitale di Cattolica Assicurazioni.
Ubi Banca registra una flessione dell’1,01% a 3,635 euro. Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da IntesaSanpaolo (-1,09% a 1,829 euro) sulla totalità delle azioni di Ubi Banca, l’istituto guidato da Victor Massiah ha evidenziato che le ultime novità apportate all’offerta, tra cui un conguaglio in denaro, non sono tali da far superare tutte le considerazioni conclusive espresse dall’istituto.
Prosegue il rafforzamento dell‘euro, con la moneta unica che in mattinata tocca quota 1,161 dollari, raggiungendo i massimi da gennaio 2018. In rialzo anche lo yen, scambiato a 106,36 sul biglietto verde. In lieve rialzo lo spread. Il differenziale si posiziona a 147 punti ma mantenendosi comunque a livelli “pre-Covid”, con il rendimento del titolo decennale italiano allo 0,98%. Tra le materie prime prosegue la corsa dell’oro che arriva a sfiorare quota 1900 dollari l’oncia, ai massimi dal 2011. Apertura invece in lieve calo per il petrolio. Il Wti cede lo 0,21% a 41,02 dollari l’oncia.