Avvio di giornata cauto per le borse europee in attesa degli esiti del negoziato sul Recovery Fund. Francoforte guadagna lo 0,13%. Negativa Parigi, in calo dello 0,18%. Il Ftse Mib segna -0,3%, il Ftse Italia All-Share -0,3%, il Ftse Italia Mid Cap -0,6%, il Ftse Italia Star -0,0%. A Piazza Affari l’attenzione rimane rivolta a Atlantia, che dopo la frenata di ieri, è partita bene, ma ha subito cambiato la direzione di marcia.
Le Borse asiatiche, invece, hanno registrato un andamento contrastato e volatile, con gli investitori che si interrogano sulle schermaglie tra Stati Uniti e Cina. Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, l’amministrazione Trump sta valutando di vietare i viaggi a tutti i membri del Partito comunista cinese. Preoccupa inoltre la diffusione del virus soprattutto Oltreoceano.
Lo spread. Apertura poco mossa per lo spread fra Bpt e Bund. Il differenziale segna 164 punti contro i 165 della chiusura della vigilia. Il rendimento del decennale è pari all’1,18%. Sul mercato valutario, l’euro perde quota nei confronti del biglietto verde: si attesta a 1,1383 dollari (ieri a 1,143). La divisa quota inoltre 122 yen (122,43), mentre il dollaro-yen è pari a 107,18 (107,11). E’ stabile il petrolio: il wti, contratto con consegna ad agosto, passa di mano a 40,72 dollari al barile.
Il Pil in calo. I previsori della Bce si attendono che il Pil dell’Eurozona scenderà dell’8,3% nel 2020 per poi risalire al ritmo del 5,7% nel 2021 e del 2,4% nel 2022. Le attese sono inferiori di 2,8 punti percentuali per il 2020 mentre sono superiori rispettivamente dell’1,4% e dello 0,7% per il 2021 e 2022.