Dopo Massimo Carminati, tornano liberi per decorrenza dei termini anche Salvatore Buzzi e Luca Gramazio, altri due imputati eccellenti nell’inchiesta su Mafia Capitale. A deciderlo la Corte d’Appello di Roma che ha disposto per Buzzi l’obbligo di dimora nel territorio capitolino. I due si trovavano agli arresti domiciliari nell’ambito del procedimento Mondo di Mezzo.
Le parole di Buzzi. “La liberazione e’ per me un notizia inaspettata, non avendo presentato un’istanza, ma scaduti i termini massimi di custodia cautelare la Corte d’Appello ha proceduto. Una scarcerazione che rende felice me e la mia famiglia e come prima cosa portero’ mia figlia a prendere un gelato nel quartiere”. Così Buzzi all’Adnkronos.
Le motivazioni. “Questa Corte – si legge nelle motivazioni della Prima sezione penale della Corte di Appello di Roma – ritiene di dover aderire all’interpretazione del Riesame di Roma e stante la sostanziale analogia fra la posizione di Carminati con quella di Buzzi, ed a maggior ragione quindi con quella di Gramazio, oggetto di un’accusa ben più circoscritta, ritiene di dover valutare, per le medesime argomentazioni, ormai decorsi i termini massimi di custodia cautelare nei riguardi di tali due imputati dichiarando conseguentemente la perdita di efficacia delle ordinanze cautelari adottate nei loro confronti”.
La vicenda di Carminati. Massimo Carminati è uscito dal carcere da uomo libero. Nessun obbligo di dimora, nessun obbligo di firma. “A fine marzo aveva già scontato il tetto massimo dei due terzi del reato più grave che gli è stato contestato: una corruzione”. Così il suo legale, il professore Cesare Placanica, che ha fornito la spiegazione tecnica della scarcerazione.