Nel primo trimestre 2020 l’indebitamento netto delle Ap in rapporto al Pil è stato pari al 10,8% (7,1% nello stesso trimestre del 2019). Il saldo corrente e il saldo primario delle Ap sono risultati negativi, entrambi con un’incidenza sul Pil del -7,8% (rispettivamente, -4,1% e -4,2% nel primo trimestre del 2019). Lo rileva l’Istat in una nota.
La pressione fiscale è stata pari al 37,1%, in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici – spiega l’Istituto – è diminuito dell’1,6% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali si è ridotta del 6,4%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 12,5%, in aumento di 4,6 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2019.
Il potere d’acquisto delle famiglie – si legge nella nota – è diminuito rispetto al trimestre precedente dell’1,7%, a fronte di una sostanziale stabilità dei prezzi (+0,2% la variazione del deflatore implicito dei consumi delle famiglie rispetto al trimestre precedente). La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 42,3%, è aumentata di 0,4 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2019. Il tasso di investimento, pari al 20,9%, – conclude l’Istat – è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.