Il decreto legge n. 34del 2020 (decreto Rilancio) ha istituito una nuova agevolazione, per l’anno 2020, in favore delle famiglie con Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità non superiore a 40.000 euro, da utilizzare per il pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico ricettive, agriturismi e bed&breakfast. A farlo sapere è l’Agenzia delle Entrate in una nota.
Il bonus – si legge – può essere fruito a determinate condizioni dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 da un solo componente per nucleo familiare ed è riconosciuto fino a un importo massimo di 500 euro per i nuclei familiari composti da più di due persone. L’importo è ridotto a 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e a 150 euro per quelli composti da una sola persona.
Le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da una singola impresa turistica e documentate con fattura o documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale, nei quali sia indicato il codice fiscale di chi intende fruire dell’agevolazione. Il bonus è fruibile nella misura dell’80% sotto forma di sconto per il pagamento dei servizi prestati dal fornitore e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi.
Lo sconto praticato viene recuperato dal fornitore sottoforma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione senza limiti di importo, attraverso il modello F24. In alternativa – prosegue l’Agenzia delle Entrate – può essere ceduto a terzi, compresigli istituti di credito e gli intermediari finanziari.
A chi spetta. Possono fruire dell’agevolazione i nuclei familiari con indicatore Isee in corso di validità-ordinario o corrente -non superiore a 40.000 euro. Per il calcolo dell’indicatore Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), occorre presentare all’Inps la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu): un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali necessari a descrivere la situazione economica di un nucleo familiare e che ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo.
Accedendo al sito dell’Inps è possibile presentare la Dsu in modalità non precompilata o precompilata: quest’ultima contiene alcuni campi già precompilati dall’Agenzia delle entrate e dall’Inps. In alternativa è possibile rivolgersi ai Centri di assistenza fiscale (Caf) che prestano assistenza all’utente a titolo gratuito.
In caso di variazioni. Qualora il nucleo familiare abbia subito delle variazioni nel numero dei componenti rispetto a quelli presenti nella Dsu ordinaria in corso di validità, prima di procedere a richiedere il bonus vacanze è opportuno presentare una nuova Dsu ordinaria relativa agli attuali componenti del nucleo, per aggiornare l’indicatore Isee e l’elenco dei componenti del nucleo.
Come si richiede il bonus. Per richiedere l’agevolazione, il cittadino deve preventivamente aver installato ed effettuato l’accesso all’applicazione per smartphone, denominata IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile gratuitamente da PagoPa Spa.
Cosa devono fare il cittadino e l’esercente. La richiesta del bonus vacanze può essere effettuata, tramite la app Io, da uno dei componenti del nucleo familiare, in possesso di identità digitale Spid o di Carta di identità elettronica (Cie3.0). Il fornitore del servizio turistico, per poter applicare lo sconto al momento dell’incasso, deve accedere all’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate con le credenziali Entratel o Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle entrate o mediante l’identità digitale Spid o la Carta Nazionale dei Servizi.
Bonus digitale. Il bonus vacanze verrà erogato a coloro che ne avranno diritto in forma digitale. Non ci sarà nulla da stampare e sarà sufficiente presentare lo smartphone all’albergatore (o altro esercente) al momento del pagamento del soggiorno, oppure i dati ricevuti in fase di richiesta del voucher. Si potrà fruire del bonus tramite la nuova app IO.Italia.it e per ottenerlo sarà necessaria la spid (l’identità digitale che consente l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione) o la carta d’identità elettronica. L’app fornirà un codice univoco e un QR-code che permetterà di spendere il bonus. Sarà la stessa app ad indicare l’ammontare dello sconto applicato, il periodo in cui farne utilizzo nonché il numero dei componenti il nucleo familiare che potranno beneficiarne.
Le strutture. Il bonus vacanze potrà essere utilizzato soltanto in una delle strutture ricettive italiane. Esclusi dunque i viaggi all’estero, compresa l’Europa. Per risparmiare qualcosa sulle spese connesse alle vacanze estive il contributo potrà essere speso per soggiorni in: alberghi; campeggi; B&B; villaggi turistici; case vacanze (con partita Iva), e agriturismi. Tra le strutture in cui spendere il bonus non rientrano gli stabilimenti balneari. E’ possibile, invece, beneficiare del bonus nell’appartamento vacanze, a patto che questo sia riconosciuto come struttura ricettiva e dotato di partita Iva, infatti sarà necessario ottenere la fattura della somme spesa per poter usare il voucher.