Le principali Borse europee partono in rialzo, interrompendo così la debolezza delle ultime sedute. Piazza Affari +1,5%, Parigi +1,6%, Londra +1,5% e Madrid +2,1%. Chiusa Francoforte per festività. A Piazza Affari scatta in avanti Mediobanca (è arrivata +13,4%, dopo non avere fatto prezzo in apertura, poi si è assestata a +10%), dopo la mossa di Leonardo Del Vecchio, che ha presentato a Bankitalia istanza per l’autorizzazione ad aumentare la partecipazione detenuta da Delfin fino al 20%. Cresce anche Generali (+4,33%), in attesa di capire se ci saranno ricadute dalla vicenda Mediobanca, visto che quest’ultima detiene una quota del 13% circa nel gruppo assicurativo e Del Vecchio circa del 5%.
La prima seduta di giugno. Il mercato non sembra quindi aver risentito eccessivamente delle crescenti tensioni tra Washington e Pechino, dopo che l’amministrazione Usa ha revocato a Hong Kong lo statuto speciale in seguito alla nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino che limita l’autonomia dell’ex colonia britannica. Nella sua conferenza stampa di venerdì, però, Trump non ha specificato nessuna misura che andrà a colpire direttamente la Cina, non ritirando inoltre l’accordo di Fase 1 sui dazi raggiunto negli scorsi mesi.
Il fronte. macro, l’indice Pmi manifatturiero Caixin China è salito a 50,7 a maggio da 49,4 di aprile, battendo il consenso del mercato a 49,6 e tornando sopra la soglia di 50 che separa espansione da recessione. L’agenda di oggi prevede inoltre la lettura finale del Pmi manifatturiero di maggio di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, oltre all’Ism manifatturiero Usa. Nelle ultime sedute, l’attesa di altre manovre monetarie espansive ha limato lo spread tra BTp e Bund fin sotto i 190 punti base, anche se poi si è assestato sopra quella soglia