Nulli i 190 licenziamenti Jabil? Come noto vige il divieto di licenziamento per tutto il periodo di durata dell’emergenza coronaviorus e il Ministro del Lavoro Catalfo ha così tuonato: “I licenziamenti sono radicalmente nulli, chiedo la revoca con effetto immediato”. I sindacati nel frattempo hanno dichiarato lo sciopero ad alternanza. La JABIL, multinazionale americana, intende comunicare il licenziamento a circa 190 dipendenti della sede di Marcianise (Caserta) e circa la legittimità o meno di un tale provvedimento non si deve fare confusione.
Ed allora va valutato il fatto secondo la realtà ed il reale svolgimento dei fatti e solo così si potrà esprimere un giudizio “tecnico giuridico”. Inutile “gridare” alla nullità perché esiste il “blocco” dei licenziamenti: infatti la procedura alla quale JABIL fa riferimento è stata implementata prima del 23 febbraio e molto probabilmente si è addirittura chiusa prima del 17 marzo 2020. Pertanto la questione “giuridica” afferente alla legittimità o meno dei licenziamenti è diversa e probabilmente più complicata poiché sarà afferente ad un vizio delle procedura che deve essere verificato al di fuori della vicenda normativa COVID 19.
Spero vivamente che non si cominci a confondere qualsiasi atto od azione imprenditoriale, sindacale, individuale o comunque socio-economica con il coronavirus. L’epidemia non può
diventare elemento che possa giustificare qualsiasi azione, divieto, permesso, deroga. Insomma speriamo che esso non diventi una sorta di ipotesi di “immunità” che tutto legittima e tutto va a “coprire”.