L’emergenza sanitaria scaturita dalla pandemia da coronavirus ha messo a dura prova i sanitari impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid-19. Ad oggi, sono oltre 240.000 i medici e circa350.000 gli infermieri che stanno affrontando negli ospedali italiani una crisi senza precedenti. Chiamati a lottare tra la paura per la propria salute e l’amore verso i pazienti, si ritrovano a dover gestire un carico emotivo enorme che li espone ad un elevato rischio di sviluppare disturbi d’ansia e, in particolare, il disturbo post-traumatico da stress. A tal proposito, un recente studio condotto su 1.257 operatori sanitari cinesi impegnati in prima linea contro il coronavirus, ha rivelato che il 50% degli operatori soffre di depressione, il 44,6% ha sviluppato disturbi d’ansia, il 34% soffre di insonnia e ben il 71,5% di stress. Leconseguenze psicologiche individuali che medici ed infermieri provano in risposta alle situazioni di emergenza sanitaria, quindi, sono enormi e richiedonoazioni urgenti e tempestive.
“Mind-VR” e la sua tecnologia in soccorso di quanti operano in prima linea. Ed è proprio per sopperire a questa necessità che dall’intuizione della dott.ssa Federica Pallavicini, insieme a Fabrizia e Chiara e ad un team di psicologhe e ricercatrici dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nasce “Mind-VR”. Un progetto di supporto psicologico selezionato nell’ambito della seconda edizione dell‘Università del Crowdfunding, il programma di finanza alternativa dell’Università di Milano-Bicocca, promosso per consentire a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti dell’Ateneo di realizzare progetti innovativi e idee imprenditoriali attraverso campagne di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. Obiettivo di Mind-VR è quello di sviluppare e offrire gratuitamente una soluzione avanzata basata sull’uso della realtà virtuale per la prevenzione e il trattamento di disturbi d’ansia nel personale sanitario ospedaliero provato dall’emergenza COVID-19.
La necessità di un sostegno economico. Per portare avanti questo progetto, però, le ideatrici hanno bisogno dei fondi necessari per coprire le spese di design e sviluppo dei contenuti virtuali creati ad hoc per il supporto psicologico. I contenuti “Mind-VR”, infatti, saranno realizzati attraverso un processo di progettazione centrata sull’utente, con il coinvolgimento del personale sanitario sin dalle prime fasi di ideazione e sviluppo, e secondo un approccio “evidence-based”, ovvero costruito sulla base di studi di ricerca. I contenuti saranno resi disponibili in forma gratuita, su specifiche piattaforme di condivisione, per essere utilizzati da esperti della salute mentale e saranno prodotti manuali di utilizzo dei contenuti differenziati sul target dei pazienti coinvolti.
Ma in che maniera la realtà virtuale può offrire supporto psicologico ai medici coinvolti dall’emergenza Covid-19? Fra i diversi programmi terapeutici, numerosi studi scientifici hanno dimostrato come la realtà virtuale rappresenti uno strumento altamente specializzato ed efficace per la prevenzione e il trattamento dei disturbi d’ansia. Per questo, è una tecnica molto applicata da diversi anni per trattare i sintomi ricorrenti delle vittime di guerra, catastrofi naturali e attacchi terroristici. L’utilizzo di questa tecnologia immersiva può infatti aiutare i pazienti sia a processare gli aspetti emotivi dei ricordi traumatici che ad apprendere risorse utili per una migliore gestione dell’ansia, incluse tecniche di rilassamento.
Come funziona? I contenuti virtuali possono aiutare le persone ad acquisire conoscenze utili per la gestione dell’ansia e dello stress. Inoltre, attraverso simulazioni virtuali è possibile esporre gradualmente gli individui a scenari emotivamente coinvolgenti all’interno di un ambiente controllato e sicuro. Gli ambienti in realtà virtuale, infatti, sono in grado di elicitare stati di rilassamento, ridurre l’ansia e lo stress, e migliorare gli stati emotivi positivi negli utenti. In particolare, è stato dimostrato che la presentazione visiva di uno scenario virtuale rilassante può facilitare la pratica dei pazienti e la padronanza delle tecniche di rilassamento, rendendo l’esperienza più vivida e reale di quanto molte persone sono in grado di creare attraverso stimoli fotografici, video, o usando la propria immaginazione e memoria.