L’incertezza è sempre negativa, ma in una crisi drammatica come quella che viviamo è disastrosa. Non si fa così. Si attende per lunedì la ‘riapertura’ del Paese. Ma ancora non si sa come. Le bozze di provvedimento, che come è ormai consuetudine stanno già largamente circolando, prevedono quale condizione il rispetto dei contenuti di ‘protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di esercizio o in ambiti analoghi, adottati a livello nazionale’. Può essere riassunto così il messaggio diffuso da Confcommercio sulle riaperture previste per lunedì 18 maggio.
A loro volta, – osserva Confcommercio – le singole Regioni possono adottare propri protocolli nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. La domanda (come si dice) nasce spontanea: di grazia, è possibile sapere oggi (venerdì) di quali protocolli nazionali e regionali si sta parlando, posto che lunedì le saracinesche dei negozi dovrebbero tornare ad alzarsi? Centinaia di migliaia di imprese attendono con urgenza una risposta.
Sismabonus ed ecobonus. Per quanto riguarda poi il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, – prosegue la Confederazione – interessanti gli incentivi fiscali alla ricapitalizzazione. Di rilievo il sismabonus e l’ecobonus rafforzati per spese sostenute da persone fisiche. Bene il rifinanziamento di cassa integrazione ed indennità, permangono però necessità di semplificazione e di tempestività.
Manca approccio organico al turismo. E se viene disposta l’esenzione dal pagamento della prima rata Imu per tutti gli immobili destinati all’esercizio dell’attività di ricettività turistica e per gli stabilimenti balneari, nonché l’esenzione, fino al 31 ottobre, dal pagamento di Tosap e Cosap per i pubblici esercizi, su un altro versante un tax credit massimo di 500 euro per nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 40mila euro non appare invece in grado di suscitare effetti rilevanti ai fini della domanda turistica degli italiani. Soprattutto, – conclude Confcommercio – manca un approccio organico al turismo e al sistema dei trasporti e della logistica, che davvero potrebbero svolgere un ruolo strategico per la crescita del Paese entro ed oltre il tempo dell’emergenza.