Il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo Deiana, ed il Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università Sapienza di Roma, Giuseppe Santoro Passarelli, hanno firmato ieri una convenzione per la certificazione dei contratti di lavoro. “La certificazione dei contratti di lavoro è uno strumento importante contro la precarizzazione del mercato del lavoro professionale su cui CONFASSOCIAZIONI deve giocare un ruolo da protagonista – ha dichiarato Deiana – sia perché accresce le tutele dei lavoratori già in fase di incontro tra domanda e offerta sia perché, se effettuata ad alto livello come nel caso della convenzione che abbiamo firmato, permette di ridurre preventivamente la conflittualità tra in materia di qualificazione dei contratti”.
“E’ per questo che siamo onorati di poter mettere a disposizione delle nostre associazioni le competenze della Commissione per la Certificazione di uno dei Dipartimenti di Scienze Giuridiche più prestigiosi a livello nazionale come quello della Sapienza di Roma – ha sottolineato Franco Pagani, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega ai Rapporti con l’Università – Grazie alla convenzione che abbiamo siglato, le nostre organizzazioni potranno rivolgersi ad una sede altamente qualificata per verificare se il contratto presenti i requisiti di forma e contenuto richiesti dalla legge, combattendo insieme a noi quell’abuso di contratti a partita Iva o a progetto che contribuisce alla precarizzazione del mercato del lavoro”.
Una battaglia di resistenza quotidiana, quella da parte di CONFASSOCIAZIONI contro lo sfruttamento dei professionisti non organizzati in ordini i e collegi che non vede pause anche sul piano del possibile aumento al 33% dell’aliquota previdenziale della Gestione Separata INPS.
“Stiamo vivendo una situazione inaccettabile – ha dichiarato Federica De Pasquale, Consigliere Delegato alle Pari Opportunità e Public Affairs di CONFASSOCIAZIONI – L’INPS perderà 9 miliardi di euro nel 2013 dopo aver perso la stessa cifra anche nel 2012, nonostante il risultato fortemente positivo (+8,7 miliardi) della gestione separata, l’unico pilastro dell’Ente. Nonostante ciò, ed anche a prescindere dall’aumento al 33% contro il quale il nostro Ufficio di Presidenza sta costruendo un fitta rete di alleanze per la battaglia d’autunno, i professionisti senza cassa iscritti a questa gestione continuano ad essere i più penalizzati e tra loro, cosa ancora più grave, lo sono maggiormente le donne per le quali l’età pensionabile sarà nel 2018 pari a 66 anni di età con un’anzianità contributiva di almeno 20 anni”.
“Non solo: molti dimenticano che le donne professioniste, per accedere alle prestazioni di maternità, dovrebbero non avere contatti per tutta la durata della maternità stessa con la clientela E’ una cosa impossibile nel mondo reale delle professioni – ha continuato la De Pasquale – E allora va a finire che, spesso, si interrompe addirittura la contribuzione. E allora addio ai 20 anni. Un panorama desolante in cui servono a poco i voucher di genitorialità con le loro modalità assurde di ritiro. Un voucher di importo di 300 o multipli di 300 euro, non si può considerare una seria alternativa al congedo parentale. Le tante donne professioniste che CONFASSOCIAZIONI rappresenta ci chiedono un’azione concreta che arresti uno squilibrio che le penalizza nel momento in cui vanno in maternità. Su questo fronte, continueremo senza sosta la nostra battaglia di giustizia e libertà”.
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