Conferma del bonus di 600 euro per i professionisti che hanno già percepito l’indennità relativa al mese di marzo. Sono previsti 1000 euro a maggio per le partite Iva che dimostreranno una riduzione dei redditi del 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto al secondo bimestre 2019. Estensione della platea dei beneficiari del bonus, in cui saranno ricompresi anche i lavoratori intermittenti, gli stagionali oltre a quelli del turismo e degli stabilimenti termali, i lavoratori occasionali e gli incaricati delle vendite a domicilio con più di 5 mila euro di giro d’affari. Confermata anche l’indennità per i lavoratori sportivi e per quelli dello spettacolo.
L’unico limite. Nel testo della bozza del dl maggio, non c’è riferimento a limiti di reddito da rispettare, come previsto invece per i professionisti iscritti alle casse private. L’unico limite riguarda il sostegno di maggio: spetterà ai professioni che, come detto, vedranno un calo dei redditi del 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto al 2019 oppure a quelli che avranno chiuso la propria attività prima dell’entrata in vigore del decreto.
L’indennità. Per aprile, invece, il bonus andrà a coloro che lo hanno percepito per il mese di marzo. Ci sarà tempo fino all’entrata in vigore del decreto per richiedere il bonus del Cura Italia. L’indennità non sarà cumulabile con pensioni, mentre potrà essere goduta in aggiunta al reddito di cittadinanza ma nel limite massimo complessivo di 600 euro. Per i lavoratori dello spettacolo, il bonus sarà di 600 per tutti e due i mesi e potranno goderne gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con 15 giorni di contribuzione nel 2019 e un reddito non superiore ai 35.000 euro.