Si tratta di persone che svolgono lavori spesso umili ma necessari come, l’assistenza agli anziani e i lavori dei campi che molti non vogliono più fare, e che l’emergenza covid_19 ci sta dimostrando quando siano fondamentali al nostro Paese e alla nostra economia, rendendo visibile quello che poteva sembrarci invisibile. Lo dichiara in una nota il responsabile nazionale Fim Cisl immigrazione, Aziz Sadid.
Per tutte queste persone, va trovata una soluzione che dia loro diritti e dignità, non si tratta di regalare un permesso di soggiorno, si tratta di fare una scelta di civiltà che riconosca il diritto ad essere cittadini evitando quelle zone grigie che danno spazio allo sfruttamento, ricatto e alla schiavitù di donne e uomini da parte di gente senza scrupoli e coscienza e che opera nell’illecito. Per questo condividiamo quanto dichiarato dal Procuratore De Raho, che la regolarizzazione consentirebbe il raggiungimento di due finalità; umanizzare l’iniziativa politica ed impedire alle mafie di approfittare attraverso l’intimidazione e il ricatto chi si trova in una condizione di irregolarità.
Il Governo che in queste ore sta gestendo la cosiddetta “fase 2”, per rimettere in moto l’economia e il lavoro nel Paese, metta in agenda, tra le urgenze, anche la necessità di regolarizzare con un permesso di soggiorno le persone presenti in Italia che vivono nel limbo dell’irregolarità e nel contempo avviare un monitoraggio per i necessari controlli medico-sanitari. Serve una nuova gestione dell’immigrazione da parte del governo che dia spazio all’umanità e alla legalità. Le nostre vite, dopo questa emergenza sanitaria, non saranno più quelle di prima. I rapporti tra noi e le relazioni con l’altro cambieranno, dobbiamo ricostruire una nuova convivenza riconoscendo anche chi è ai margini e oggi è invisibile.