Sono sempre di più le persone che si rivolgono alla Caritas per avere un aiuto alimentare e/o assistenziale: una richiesta in rapida crescita dal Sud, dove povertà e lavoro nero sono più diffusi, al Nord. È quanto rivela il consiglio nazionale della Caritas che segnala un aumento delle richieste di aiuti, soprattutto alimentari, dal 20 al 50%.
La Caritas diocesane sono fortemente impegnate sul territorio anche grazie ai 10 milioni di euro messo a disposizione dalla Cei 15 giorni fa. I soldi sono destinati a cibo, posti letto, medicinali, dispositivi di protezione per gli anziani soli, i precari, i lavoratori in nero, i disoccupati, i senzatetto, i migranti, i nomadi ed anche per chi, fino a 2 mesi fa, non immaginava di dovere chiedere soccorso.
Si moltiplicano intanto le iniziative di varie associazioni, come la Comunità di San Egidio a Roma o il Sermig di Torino, che cercano di aiutare le persone più fragili collaborando costantemente con i Comuni, per i quali il Governo ha stanziato 4 ml di euro.
Però bisogna anche guardare oltre l’emergenza: Claudia Fiaschi portavoce del Forum del Terzo Settore chiede, per quando riusciremo a ripartire, “un fondo nazionale di sostegno” con l’obiettivo di supportare e rilanciare il lavoro delle organizzazioni non profit.