I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil chiedono, con una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, un incontro urgente con l’esecutivo in relazione al Decreto sulle sospensioni delle attività lavorative emanato ieri.
“L’allegato 1 al decreto – scrivono nella lettera i segretari sindacali – prevede un elenco molto consistente di attività industriali e commerciali aggiuntive, per gran parte delle quali riteniamo non sussistere la caratteristica di indispensabilità o essenzialità”.
Dopo aver ribadito che “obiettivi comuni del Governo e delle parti economiche e sociali sono il contenimento del virus, la garanzia delle attività essenziali alla collettività e ovviamente, in primis, la sicurezza e la salute di chi lavora” i Sindacati ritengono “inadeguata, rispetto a questi obiettivi, la definizione delle attività non indispensabili”.
Cgil, Cisl, Uil chiedono quindi un incontro urgente finalizzato alla “revisione delle attività di tale elenco. Ai microfoni della trasmissione Circo Massimo di Radio Capital il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha ulteriormente contestato l’allargamento delle maglie del decreto dopo la lettera inviata da Confindustria al governo.
“Al governo abbiamo chiesto un incontro che contiamo si tenga nelle prossime ore visto che il decreto sarà operativo da domani” dice Landini. “A Confindustria diciamo: non si fa così, scrivendo lettere sottobanco, Noi ci stiamo assumendo una responsabilità nazionale. Il virus si combatte con milioni di persone che vanno a lavorare anche a rischio della propria vita.
È il momento della trasparenza. Le persone devono sapere adesso che noi stiamo facendo di tutto per sostenerle. Penso a chi lavora in Lombardia e nelle regioni più esposte dove c’è gente che ti muore a fianco. Bisogna evitare che la paura si trasformi in rabbia. E allora basta furbizie. Ribadisco: si lavora solo se c’è sicurezza oppure non si lavora e le attività non essenziali oggi non hanno senso”.