Nell’ambito dell’impegno per il reperimento di attrezzature urgenti per terapia intensiva per il Policlinico di Milano, la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus ha consegnato oggi all’ospedale un ecografo, donato da General Electric Healthcare. La Fondazione Francesca Rava ha ordinato e consegnerà nei giorni immediatamente prossimi, sempre al Policlinico di Milano, ventilatori e flussometri, sta raccogliendo fondi inoltre anche per l’acquisto di videolaringometri per intubare, letti di terapia intensiva, sistemi di monitoraggio dei parametri vitali, apparecchi digitali per radiografie al posto letto. La Fondazione Francesca Rava supporterà a Milano anche l’ospedale Sacco grazie alla raccolta promossa dall’Inter di cui sarà beneficiaria.
La consegna dell’ecografo al Policlinico è stata fatta da Emma Bajardi Coordinatrice dei progetti di emergenza sanitaria della Fondazione Francesca Rava, insieme all’ing. Cristina Gabardi, General Manager Ultrasound di GE Healthcare, all’ing. Cassoli dell’Ingegneria Clinica dell’ospedale. Da domani i tecnici GE Healthcare – da anni impegnata al fianco della Fondazione Francesca Rava – saranno all’opera per l’immediata messa in funzione dell’apparecchio, che grazie alla sua duttilità e all’elevata qualità dell’immagine è particolarmente adatto per lo studio di cuore e polmoni in reparto di terapia intensiva.
Mariavittoria Rava, Presidente dichiara: “La Fondazione Francesca Rava si è messa al servizio delle istituzioni anche in questa emergenza; grazie a General Electric Healthcare che ha risposto tempestivamente al nostro appello oggi abbiamo consegnato la prima delle attrezzature di terapia intensiva per il Policlinico di Milano. Consegneremo questa settimana anche i primi ventilatori polmonari e flussometri, è una corsa contro il tempo, preghiamo tutti di aiutarci per raccogliere i fondi necessari per l’acquisto di molte altre attrezzature urgenti. Continuiamo intanto a inviare i nostri volontari medici negli ospedali in coordinamento con la Regione Lombardia, dopo che a Cremona e alla Clinica Mangiagalli di Milano, due infettivologhe a Bergamo”.