Nel mese di gennaio 2020, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 37.687 milioni di euro, segnando un incremento di 1.140 milioni di euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+3,1%). E’ quanto fa sapere il Mef in una nota.
Le imposte dirette – spiega il Mef – ammontano a 26.219 milioni di euro, con una crescita di 829 milioni di euro (+3,3%) rispetto al mese di gennaio 2019. La crescita è riconducibile all’andamento delle ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e i pensionati (+726 milioni di euro, +3,2%). L’Ires registra una diminuzione di 15 milioni di euro (-4,8%).
Le imposte indirette ammontano a 11.468 milioni di euro e registrano una variazione positiva di 311 milioni di euro (+2,8%). Il risultato – si legge nella nota – è dovuto al gettito dell’Iva (+312 milioni di euro, +5,2%) sia per la componente dell’imposta legata agli scambi interni che registra un incremento di 244 milioni di euro, (+5,1%) che per la componente relativa alle importazioni (+68 milioni di euro, pari a +5,4%), che riflette il notevole incremento del prezzo del petrolio. Tra le altre imposte indirette si segnala l’incremento del gettito relativo all’imposta di bollo (+34 milioni di euro, pari a +6,1%), e dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (+49 milioni di euro, pari a +4,5).
Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo – conclude il Mef – si sono attestate a 824 milioni (+58 milioni di euro, +7,6%) di cui: 348 milioni di euro (-29 milioni di euro, -7,7%) sono affluiti dalle imposte dirette e 476 milioni di euro (+87 milioni di euro, +22,4%) dalle imposte indirette.