“Aggirandosi nei vicoli, scovando nuovi autori, GattoBenzina col suo infallibile fiuto felino offre l’occasione al talento di farsi stanare per infiammare gli animi dei lettori”. È quanto si legge sulla homepage della casa editrice fondata da Erica Baldaro (www.gattobenzina.com).
Lei, ventitré anni, studentessa di lettere, ha deciso, a dispetto della crisi, di inseguire il suo sogno e di rendere reali le sue aspettative. “L’idea, in realtà, mi ronzava in testa da molto tempo. Il sogno di diventare editrice è dentro di me da cinque o sei anni circa, ma il progetto si è concretizzato da un annetto – racconta – GattoBenzina, poi, è nata effettivamente ad aprile, quando siamo riusciti a far uscire Robert Petrescu durante una serata dedicata a Paul Polansky”.
Quella della ragazza è una società editoriale indipendente, fondata con il denaro accumulato negli anni degli studi grazie ai classici impieghi da universitari, come commessa o baby sitter, che hanno offerto ad Erica la possibilità concreta di aprire GattoBenzina. “Non è grazie all’università che ho avuto gli strumenti per organizzare un progetto del genere. Ho dovuto aspettare di avere un piccolo gruzzolo da investire. Serviva un migliaio di euro prima di poter iniziare in modo effettivo e tangibile. In un primo momento pensavo ad una casa editrice online, che avrebbe significato organizzare un progetto a costo zero, però non volevo rinunciare la cartaceo”.
Un ottimo ufficio stampa ed un piccolo comitato editoriale che si occupa della valutazione dei testi; al momento sono otto le persone che collaborano attivamente con Erica per la realizzazione dei progetti della casa editrice. Ogni settimana, infatti, il team riceve due o tre testi. “Sta crescendo il progetto: più visibilità abbiamo, più manoscritti arrivano. Questo significa avere sempre qualcosa di nuovo da leggere. La quantità di solito penalizza la qualità – spiega – Finora è uscita una raccolta di poesia (n.d.r. “La mia romantica inutile morte” di Robert Petrescu) e, attualmente, stiamo lavorando su altri due testi in modo che a settembre escano altri titoli”.
GattoBenzina si occupa di poesia e narrativa breve, ma non esclude la possibilità di allargare il suo raggio d’interesse verso altri generi letterari, “Non sarebbe male, però, ovviamente, dipende dalla mia capacità monetaria di poter sostenere i costi di un libro più consistente, di una stampa più costosa. Al momento mi posso permettere una stampa più economica con due punti metallici”.
Trovarsi a dover far fronte alle grandi realtà editoriali, infatti, non è semplice per una piccola casa editrice, ma le idee originali non mancano. “Quella economica è la prima difficoltà, poi, in realtà, ce ne sono tante altre. Raccogliere i testi, per esempio, non è cosa da poco; la qualità non è facile da trovare. Noi siamo aperti a qualunque tipo di manoscritto però, ovviamente, non sono tutti di alto livello. Su dieci che ne arrivano, magari solo uno è leggibile – confessa Erica – Un’altra difficoltà è sicuramente la pubblicità, poiché legata alla disponibilità economica. Io non ho le possibilità finanziarie per fare un tam tam su giornali, radio e televisione, come potrebbe avere una casa editrice grande come la Feltrinelli o l’Enaudi. Nel nostro piccolo, però, ci stiamo dando da fare. Siamo molto presenti sul territorio durante le serate pavesi, organizziamo reading, cerchiamo di fare tutto quello che possiamo con costo zero o quasi. Progettiamo e programmiamo serate a tema, come possono essere quelle di “poesia e musica”, in collaborazione con diversi musicisti della zona. La settimana scorsa abbiamo realizzato una serata “poesia e origami”. Insomma, cerchiamo idee originali che coinvolgano tutte le fasce di pubblico, non solo chi è interessato esclusivamente alla poesia”.