Sit in degli ispettori del lavoro oggi a Roma, con un presidio davanti al Ministero del Lavoro, per ribadire la richiesta di “maggiori risorse per l’Ispettorato nazionale del lavoro” (Inl). Nato nel 2017 per razionalizzare il lavoro degli ispettori, divisi tra Inps, Inail e Ministero, l’Inl doveva diventare l’agenzia unica per le ispezioni ma il meccanismo non ha funzionato.
Gli ispettori del lavoro che devono controllare la sicurezza dei lavoratori nei cantieri ed in altri luoghi di lavoro sono pochi, 250 in tutta Italia, malpagati e non in grado, allo stato, di garantire tutti i necessari controlli. Sono pochi anche gli ispettori “non tecnici”, appena 2mila (più altrettanti amministrativi) in Italia, mentre i concorsi per nuovo personale sono fermi da lungo tempo.
“Nonostante le promesse che abbiamo ricevuto – denunciano i sindacati – nulla è stato concretamente realizzato sul fronte delle assunzioni del personale amministrativo, né per superare il gap salariale esistente o per garantire la condivisione delle banche dati. Nel frattempo la situazione continua a peggiorare”.
“Servono nuovi ispettori del lavoro, non si può più aspettare, soprattutto – dicono i sindacati – non possono più aspettare i lavoratori vittime di soprusi che ogni giorno vanno nelle sedi territoriali per presentare denuncia”