Poco più di due mesi fa il Parlamento Europeo ha adottato una Direttiva che modifica e incrementa le tutele previste per il consumatore nell’ambito degli acquisti online. Il testo prevede novità di rilievo, in particolare in merito a trasparenza delle informazioni (in primis quelle di contatto del venditore), recesso, diritto applicabile e recensioni. E’ quanto fa sapere Federconsumatori in una nota.
Gli Stati membri hanno ora due anni di tempo per il recepimento della Direttiva che, nel caso dell’Italia, rappresenterà un positivo passo in avanti per la tutela dell’utente che vuole fare acquisti online. Il quadro di norme che regola questo settore – spiega Federconsumatori presenta ancora un’importante e grave lacuna, poiché le piattaforme che non sono considerate siti di marketplace, tra cui invece rientrano siti operanti in diversi settori specifici, come eBay, Amazon, AirBnBnB e Infojobs, non sono, di fatto, soggette ad una normativa specifica.
Ciò crea non pochi disagi al consumatore che, in caso si presentino difficoltà di qualsiasi tipo con il venditore, – si legge nella nota – ha pochissime possibilità per far valere i propri diritti. Il problema si pone in particolare per i siti che fungono da “vetrina” per annunci: un caso significativo è costituito dal portale Subito.it, su cui chiunque, azienda o privato che sia, può mettere in vendita una grande varietà di beni e servizi. Se è vero, da una parte, che Subito.it pubblica una serie di consigli “antitruffa” in una sezione ad hoc del portale, è altrettanto vero che non vi è alcun “vincolo” alla loro lettura e gli stessi alert non compaiono poi nel momento in cui l’utente accede alle pagine dedicate agli annunci, né tantomeno essi vengono pubblicati in altre fasi, magari quelle stringenti, dell’acquisto.
Le buone prassi. Per assicurare almeno un minimo di “completa” informazione all’utente, – prosegue Federconsumatori – l’alert deve essere evidenziato anche nella pagina di riepilogo che si visualizza prima di portare a termine la transazione. Così facendo il gestore della piattaforma, almeno si distinguerebbe da qualsiasi pratica anche minimamente “dubbia” che venditori senza scrupoli, pongano in essere sul suo sito. Vista la esponenziale diffusione del commercio online, – conclude Federconsumatori – è urgente mettere in atto anche attraverso buone prassi una regolamentazione precisa e stringente nel settore per garantire ai consumatori adeguate tutele, in linea con le norme europee, perciò auspichiamo che il Parlamento italiano recepisca in tempi rapidi la Direttiva.