Dopo 10 anni dall’entrata in servizio delle linee ad alta velocità, nel 2019 l’Italia del trasporto ferroviario risulta spaccata in due, con il Sud in emergenza. E’ quanto emerge dal rapporto annuale “Pendolaria” di Legambiente, secondo cui al Sud i treni sono vecchi (età media 19,3 anni rispetto ai 12,5 anni al Nord) e pochi, e viaggiano su linee in larga parte a binario unico e non elettrificate.
“I trasporti – spiega il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini – sono l’unico settore che in Italia ha visto crescere le emissioni dal 1990; dobbiamo accelerare il cambiamento con l’obiettivo di raddoppiare il numero di viaggiatori giornalieri sui treni regionali e metropolitane, dagli attuali 5,7 a 10 milioni”.
I dati sui passeggeri. 74 nel 2008, 144 nel 2019. I passeggeri trasportati sui treni Av di Trenitalia sono passati dai 6,5 milioni del 2008 a 40 milioni nel 2018, con un aumento del 517%. Tra le notizie liete per i pendolari, c’è l’arrivo di nuovi treni: sono 2.894 quelli in servizio nelle regioni ogni giorno. L’età media dei convogli sulla rete ferroviaria regionale – emerge dal Rapporto – sta calando (in particolare al Nord e nel Centro Italia) ed è arrivata a 15,4 anni.
Anche in Sicilia si è recuperato in parte il crollo dei passeggeri avvenuto negli ultimi anni, e oggi sono 42mila i viaggiatori al giorno. Negativa – rileva il Rapporto – la situazione in Campania, dove tornano a calare i passeggeri, dai 467mila del 2011 a 262mila nonostante negli ultimi anni il trend fosse in miglioramento. In negativo anche i dati in Molise (-11% di passeggeri e la Termoli-Campobasso chiusa), in Umbria e soprattutto in Basilicata, dove il calo si attesta sul 34%.
Le linee metropolitane. Nelle aree urbane – prosegue il Rapporto – spicca il maggior ritardo infrastrutturale italiano rispetto ai Paesi europei. La nostra dotazione di linee metropolitane si ferma a 247,2 chilometri (in sette città in cui vivono circa 15 milioni di persone), lontano dai valori del Regno Unito (oltre 672 km), della Germania (649,8 km) e della Spagna (609,7 km). Il totale di chilometri di metropolitane italiane – si legge ancora nel Rapporto – è inferiore o uguale a quello di singole città come Madrid (291,3 km), Londra (464,2 km) o Parigi (221,5 km).