La Corte d’appello ha confermato la sentenza di primo grado e ha ingiunto quattro anni e due mesi di reclusione a un imprenditore agricolo di Taranto accusato di intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro.
La vicenda, l’ennesima di sfruttamento sul lavoro, risale all’ottobre 2017 e coinvolse 35 i cittadini romeni che lavoravano in condizioni di sottosalario e sfruttamento arrivando a totalizzare 17-18 ore di lavoro al giorno.
“La nuova sentenza è una notizia importante, una sentenza che riporta giustizia e dignità anche tra chi lavora nei campi, e spesso non sa neanche di avere dei diritti – si legge in una nota sindacale – Ora servono interventi strutturali e di sistema per riportare la legalità nell’intero dell’intero settore agricolo. Riporteremo al centro il lavoro: quello sano, ben retribuito, legale”