È in programma a Milano un “tavolo” di confronto tra Alpitel e sindacati dopo la decisione dell’azienda (impegnata nel ramo Tlc) di voler procedere con 100 licenziamenti tra i 600 dipendenti complessivi in tutta Italia. I “tagli” riguarderebbero in particolare le sedi piemontesi di Nucetto (Cuneo), quartier generale della società dove si prevedono 29 esuberi e di Moncalieri (Torino) ove sono previsti 32 esuberi.
Nell’ultimo incontro del 12 gennaio scorso l’azienda ha confermato la decisione di licenziare, mostrandosi però disponibile alla richiesta dei sindacati: utilizzare ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà. L’auspicio è che si trovi oggi una prima intesa su questa proposta in attesa di un prossimo vertice al Ministero dello Sviluppo Economico.
Alpitel, nata negli anni 50 con il nome Ilcet è dallo scorso Luglio passata di proprietà al gruppo Psc con sede a Maratea (PZ) attivo nella cantieristica navale, ferroviaria e autostradale: un gruppo solido con 2 mila dipendenti in tutto il mondo, che ha chiuso l’esercizio con un fatturato pari a 191,3 milioni di euro in crescita del 36 per cento.
La società ha motivato l’apertura della procedura di licenziamento “con l’ingresso di nuovi player “over the top” che hanno cambiato le regole del mercato e il ruolo degli operatori, influenzando le loro strategie d’investimento sulle infrastrutture.
Il management – ha spiegato l’azienda in un comunicato – ha dovuto spostare il focus dell’offerta verso soluzioni più tecnologiche con una maggiore caratterizzazione digitale. Il 2019 si chiude con risultati estremamente negativi”.
I sindacati chiedono ad Alpitel “una verifica puntuale delle posizioni dichiarate in esubero, anche e soprattutto alla luce di palesi contraddizioni circa la soppressione di funzioni evidentemente indispensabili al buon funzionamento dell’attività produttiva”. Inoltre hanno chiesto uno specifico incontro al Ministero dello Sviluppo economico per “approfondire il futuro piano industriale del gruppo e riaprire un ragionamento sul tema delle installazioni telefoniche”.