Alcuni dati. In Italia, circa il 30% dei bambini vive una condizione di sovrappeso, tra questi, il 12/13% sono obesi. Questo dato è allarmante e dovrebbe far scattare il campanellino d’allarme: l’obesità è uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di malattie croniche e non solo. Partendo per gradi, bisognerebbe andare ad indagare quali sono i principali fattori di rischio per l’insorgenza di questa condizione, fortunatamente, reversibile. Il principale fattore di rischio perchè si manifesti tale condizione è la presenza di uno, se non addirittura entrambi, i genitori sovrappeso/obesi. Un altro fattore di rischio è l’ adiposity rebound: in condizioni di normalità, il BMI (Body Mass Index) aumenta nel primo anno di età; successivamente, dopo il primo anno di età fino al quinto, questo aumento si arresta, per poi riprendere dopo i 5 anni. Nell’ adiposity rebound, l’aumento del BMI avviene prima dei 5 anni di età.
Il bambino obeso. Quando si ha davanti un bambino sovrappeso/obeso, bisogna prestare la massima attenzione, portarlo da uno specialista, il quale effettuerà in primo luogo una indagine anamnestica, poi del rachide ed infine del ginocchio e del piede. Infatti, sono diverse le modificazioni scheletriche alle quali va incontro un bambino obeso: per quanto riguarda il ginocchio, a causa dell’eccessivo peso, questo tenderà ad andare incontro a valgismo, mentre il piede ridurrà, schiacciato dal peso, il suo arco plantare, sfociando dunque in piede piatto. A livello scheletrico, il bambino andrà incontro anche ad epifisiolisi del femore e malattia di Blount (sviluppo non ottimale del piatto tibiale). Le problematiche legate all’obesità nel bambino non riguardano esclusivamente la struttura scheletrica, ma vengono colpiti anche altri apparati, come ad esempio l’apparato endocrino, respiratorio, cardio circolatorio, ecc. Anche la sfera psicologica viene colpita, per questo il bambino obeso soffrirà di scarsa autostima, insicurezza, forme di depressione.
L’ attività fisica per gli obesi. Abbiamo detto di come l’obesità sia uno dei principali fattori di rischio predisponenti l’insorgenza di malattie croniche, dal punto di vista cardiovascolare, polmonare e non solo. Di fondamentale importanza è dunque la promozione dell’esercizio e attività fisica, sia per gli adulti, ma soprattutto nei bambini. I bambini obesi potrebbero, come detto in precedenza, godere di scarsa autostima, dunque è bene favorire sport dove la loro fisicità possa favorirli (ad esempio sport di forza, tiro alla fune, ecc.) in modo da promuovere non solo il movimento, ma anche la socializzazione. Questo è anche un modo per far sentire il bambino obeso più “importante” in termini di gruppo e quindi favorire la sua voglia di partecipare allo sport. Per quanto riguarda gli adulti obesi, sempre sotto controllo medico e dopo aver effettuato test di idoneità sportiva, è consigliabile svolgere un mix tra esercizio aerobico e esercizio anaerobico (non è solo la corsa che fa dimagrire, ma anche l’abbinamento ad esercizi di forza).