Le notizie riguardanti l’esodo dei giovani laureati italiani sono sempre allarmanti ed estremamente negative: i dati parlano chiaro e dicono che il 32% delle persone che lasciano l’Italia per cercare lavoro all’estero, sono laureati. Soprattutto le donne laureate (circa il 35%), più che gli uomini (il 30%), secondo il rapporto “Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche” dell’Istat, decidono di lasciare temporaneamente o definitivamente il paese per trovare lavoro.
Ma il significato di questi dati non è sempre negativo come si può credere: lavorare stabilmente o ricercare esperienze temporanee all’estero è un passo necessario per strutturare le competenze apprese durante il percorso di studi e ottimizzarle in un contesto internazionale. In aggiunta, secondo una ricerca sviluppata da Fluentify, il 50% degli HR Manager italiani intervistati, ritiene che saper padroneggiare una o più lingue estere è un vantaggio competitivo da non sottovalutare.Trasferirsi all’estero dopo il conseguimento del diploma di laurea, non per forza è, dunque, una scelta costretta ma può rivelarsi anche una mossa strategica al fine di arricchire il proprio curriculum, imparare nuove lingue e dare spessore a ciò che si è appreso durante l’università.
La storia di Carolina, Zoe e Sara: tre expat a Berlino. Carolina, Zoe e Sara, rispettivamente Head of International Account Management e Account Manager di financeAds International hanno tre passati molto diversi, vengono da città e culture differenti ma le loro strade si sono incontrate a Berlino, quando sono state assunte da Alvise Perissinotto, Managing Director dell’azienda.
Carolina Rodriguez ha origini colombiane, ha un master in comunicazione d’impresa, vive in Germania da 10 anni ed è in financeAds International da circa 3 anni con un ruolo che le permette di gestire tutti gli account manager in Europa; Zoe Balzano, invece, ha origini italo americane, parla sei lingue e dopo la laurea in relazioni internazionali e piccole esperienze come freelance, ha iniziato il suo percorso; Sara Pau, infine, mentre studiava economia e gestione aziendale, ha aderito al progetto Erasmus che l’ha portata da Cagliari alla Polonia e poi in Germania, dove ha trovato in financeAds International il posto più giusto in cui strutturare la sua carriera.
Hanno scelto tutte e tre di lavorare in financeAds International, azienda composta da 16 donne e 5 uomini, perché hanno trovato il connubio perfetto tra il sogno europeo di realizzazione lavorativa e personale e l’azienda all’avanguardia che non è focalizzata su dinamiche lavorative passate e retrograde, ma guarda al futuro e in qualche modo, lo costruisce.
L’azienda incarna in toto il modello del futuro, in cui le persone sono al centro e non semplici ingranaggi di un sistema complesso e gerarchico. “In financeAds International tutti hanno la possibilità di dare il proprio contributo proattivamente perché nonostante abbiamo un managing director e dei country manager a cui riscontro, ogni proposta, anche la mia che sono l’ultima arrivata nel team, viene ascoltata e integrata con il lavoro dell’intero team” spiega Sara Pau.
Fare impresa vuol dire continuare a formarsi. In financeAds International, infatti, il team building è uno degli elementi necessari al fine di portare risultati e di lavorare con produttività e allo stesso tempo flessibilità: alla fine di ogni trimestre tutto il team viaggia in una delle sedi sparse in Europa per fare il punto sull’andamento del lavoro e ogni sei mesi ogni dipendente rivaluta insieme al managing director il suo compenso e il suo posizionamento in azienda.