Nel 2018, il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.756.982 milioni di euro correnti. In termini di volume è aumentato dello 0,9%, registrando per il quinto anno consecutivo una variazione positiva. E’ quanto fa sapere in una nota Confcommercio analizzando l’Annuario dell’Istat.
I dati. Tuttavia, – spiega Confcommercio – l’Italia tra i grandi Paesi dell’Unione europea registra il più basso tasso di crescita del Pil in termini di volume. I consumi finali nazionali in volume sono aumentati dello 0,5%; nel dettaglio, la spesa delle famiglie residenti, effettuata sia in Italia sia all’estero, è cresciuta dello 0,6%, in frenata rispetto al 2017, e la spesa delle Amministrazioni pubbliche dello 0,2%. La dinamica in volume degli investimenti fissi lordi è stata positiva (+3,4%), con un rallentamento rispetto all’anno precedente, ma tale da non interrompere la tendenza espansiva iniziata nel 2016.
Le esportazioni di beni e servizi hanno registrato un aumento dell’1,9%, le importazioni del 2,3, entrambe in frenata rispetto al 2017. Relativamente ai settori di attività economica, il valore aggiunto in volume ha registrato aumenti nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,9%) e aumenti nell’industria in senso stretto (+1,8%), nei servizi (+0,6%) e nelle costruzioni (+1,7%). Per le società non finanziarie, – rileva Confcommercio – la quota di profitto (41,7%) è diminuita rispetto all’anno precedente e il tasso di investimento è salito al 21,2% (+0,6 punti percentuali rispetto al 2017). Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto dello 0,9%.
Le imposte indirette. A fronte di un aumento dell’1,6% della spesa per consumi finali, la propensione al risparmio è risultata dell’8,1%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al 2017. L’indebitamento netto delle Ap in rapporto al Pil è pari a 2,1%. L’incidenza sul Pil delle entrate totali delle Ap – si legge nella nota – è rimasta invariata al 46,5%. Le imposte indirette sono aumentate del 2,1% e quelle dirette sono diminuite dello 0,7%.
La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata del 42,1%, invariata rispetto a quella registrata nel precedente anno. L’incidenza delle uscite totali, pari al 48,6% del Pil, in diminuzione per 0,3 punti percentuali. Nel 2018, – conclude Confcommercio – le entrate dell’intero sistema della protezione sociale ammontano a 526,4 miliardi di euro (+2,1% rispetto al 2017) mentre la spesa sostenuta per la protezione sociale ha raggiunto i 514,1 miliardi, con un incremento dell’1,9% e una incidenza sul Pil del 29,3%.