Italia, Belgio, Spagna e Francia sono i Paesi che riscontrano livelli di debito molto elevati per i quali “non è stato ancora avviato un costante percorso di riduzione”. È quanto fa sapere la Banca centrale europea nel Bollettino economico notando che “in molti Paesi i livelli del debito rimangono elevati.”
Gli obiettivi. In base a quanto emerge dall’Eurogruppo, la Bce fa sapere che il lento ritmo di riduzione degli elevati livelli del debito in numerosi Stati membri “continua a costituire motivo di preoccupazione e dovrebbe essere affrontato in maniera risolutiva, anche ricorrendo a eventuali disponibilità straordinarie derivanti dai bassi tassi di interesse”. I governi dei Paesi con alti livelli di debito, secondo la Bce, devono perseguire politiche prudenti e conseguire gli obiettivi di saldo strutturale, che contribuiranno a creare le condizioni affinché gli stabilizzatori automatici operino liberamente.
Gli interventi di bilancio. Alla luce dell’indebolimento delle prospettive economiche, – spiega la Banca centrale europea – i governi che dispongono di margini per interventi di bilancio dovrebbero essere pronti ad agire in maniera efficace e tempestiva. Tutti i Paesi dovrebbero intensificare gli sforzi per conseguire una composizione delle finanze pubbliche più favorevole alla crescita.
Pressioni inflazionistiche. Nell’area euro si protraggono pressioni inflazionistiche contenute e deboli dinamiche di crescita, malgrado i primi segnali di stabilizzazione del rallentamento economico e di lieve incremento dell’inflazione di fondo – si legge nel Bollettino economico, nel quale si sottolinea come nell’ultima seduta il Consiglio direttivo ha ribadito la necessità di mantenere un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo, per sostenere le spinte inflazionistiche di fondo e la dinamica dell’inflazione nel medio periodo.