Didier Lombard, ex ad di France Télécom, è stato condannato per mobbing “morale e istituzionale” nel processo relativo all’ondata di suicidi dei dipendenti che dieci anni fa travolse il colosso francese delle Tlc. L’ex n.1 di France Télécom, dovrà scontare un anno di carcere di cui otto mesi con la condizionale. Alla stessa pena sono stati condannati anche altri due dirigenti di France Télécom e la stessa azienda, che dovrà pagare una multa 75.000 euro.
Un clima pesante. Tra il 2007 e il 2008, secondo il tribunale di Parigi, dai vertici del gruppo si diffuse un clima nocivo di molestie “morali e istituzionali”, nonostante i giudici non abbiano riscontrato un legame diretto tra gli autori e le vittime. Quella del mobbing morale e istituzionale è una nozione, che con questa sentenza, entra per la prima volta a far parte della giurisprudenza francese.
“Credo che sia una decisione che resterà negli annali” ha detto Sylvie Topaloff, l’avvocatessa del sindacato Sud che ha difeso numerose parti civili. Durante il processo, che si è tenuto dal 6 maggio all’11 luglio, si erano susseguite le testimonianze su un clima di lavoro molto pesante, che ha causato tra tanti dipendenti episodi di burn-out e depressione.
Tra le famiglie delle vittime presenti in tribunale, anche quella di Rémy Louvradoux, che si tolse la vita dandosi fuoco nel parcheggio dell’azienda. “Gli altri Didier Lombard di altre aziende pubbliche o private devono sapere che se continuano ad attuare politiche manageriali di questo genere portano la gente alla depressione o al suicidio. Saranno condotti in tribunale e condannati”, ha commentato il figlio, Raphael Louvradoux.