L’agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è quest’anno la voce più importante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di circa 5 miliardi di euro, l’11% in più dello scorso anno. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ “Il Natale nel piatto”.
La maggior parte della spesa alimentare delle feste è dedicata al pranzo di Natale che l’85% degli italiani, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, consumerà nelle case. Se nel menu della vigilia – sottolinea la Coldiretti – molto gettonato è il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello al tacchino, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche.
L’impegno ai fornelli. Rilevante – continua la Coldiretti – è anche l’impegno ai fornelli con una media di 3,8 ore per cucinare le pietanze da servire. In particolare, la maggioranza del 36% – sottolinea la Coldiretti – resterà in cucina meno di tre ore, il 16% da tre a cinque ore e il 18% oltre cinque ore tra coloro che rispondono. Il ritorno in cucina – sottolinea la Coldiretti – è accompagnato anche dalla tendenza verso una scelta attenta degli ingredienti, con una predisposizione elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine.
I regali. Lo dimostra il fatto che quasi un italiano su tre (30%) ha scelto quest’anno di regalare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici da mettere sotto l’albero ed imbandire le tavole delle feste dove sempre più spesso si parla di cibo e ricette. Si registra quest’anno – sottolinea la Coldiretti – una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.
Il meno riciclato. Il regalo di prodotti dell’enogastronomia è quello meno riciclato ma, da segnalare, è anche – continua la Coldiretti – la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa. Durante le feste, inoltre, quasi sei italiani su dieci (63%) colgono l’occasione per mangiare fuori casa soprattutto alla ricerca dei piatti tipici della tradizione locale, nella propria città o in vacanza in Italia e all’estero.
Il rischio “tarocco” riguarda soprattutto l’estero ma anche le località nazionali più turistiche dove è bene tenersi alla larga – conclude la Coldiretti – dai ristoranti che offrono ricette stravolte come la cotoletta alla milanese preparata con carne di pollo o maiale, fritta nell’olio di semi al posto della carne di vitello fritta nel burro e fuggire rapidamente di fronte ad una locanda che offre spaghetti alla carbonara con prosciutto cotto al posto del guanciale e formaggio grattugiato al posto del pecorino romano.