L’accordo tra Fiat Chrysler e Psa è sempre più vicino. E’ prevista, infatti, per mercoledì la firma del Memorandum of understanding, il documento vincolante che definisce i prossimi step verso la fusione delle due case automobilistiche. Il Memorandum, non prevede i dettagli su produzione, fabbriche, modelli e sinergie, in quanto di questo si comincerà a parlare dopo l’accordo. In rialzo a Piazza Affari il titolo Fca (+1%).
Il testo dell’accordo, dopo un weekend di lavoro per chiudere le ultime questioni in sospeso, verrà presentato al consiglio di sorveglianza di Psa. Lo Stato francese da l’ok all’operazione. Secondo fonti del ministero dell’Economia, “questa operazione ha senso” perché permette di “costruire un nuovo campione di statura mondiale per rispondere alle sfide della mobilità sostenibile”.
I lavori. Per il Memorandum hanno lavorato 50 persone in nove gruppi, guidati da Doung Ostermann, tesoriere e direttore delle operazioni di Fca, e da Olivier Bourges, direttore dei programmi e delle strategie di Psa. All’operazione guardano con attenzione anche gli Stati Uniti, mentre hanno espresso un giudizio positivo il governo italiano e i sindacati europei del gruppo.
La fusione. Dall’accordo, che vale 50 miliardi, sbarcherà il quarto gruppo mondiale dell’auto. La nuova società sarà paritetica 50% Fca e 50% Psa (la holding Exor al 14,5%, mentre lo Stato francese, la famiglia Peugeot e il socio cinese Dongfeng Motor avranno il 5,9% ciascuno), avrà sede in Olanda e sarà quotata a Milano, Parigi e Wall Street. Le sedi operative saranno a Torino, Parigi e Auburn Hills. A guidare il gruppo saranno Carlos Tavares, amministratore delegato e John Elkann, presidente.
Il cda sarà formato da cinque rappresentanti dei soci Psa e cinque dei soci Fca, mentre l’undicesimo consigliere sarà Tavares che avrà un mandato iniziale di 5 anni. Non ancora chiarito il ruolo di Mike Manley, attuale amministratore delegato di Fca, che dovrebbe continuare a lavorare a stretto contatto con Tavares.
Le sinergie annuali a breve termine sono stimate intorno ai 3,7 miliardi di euro, ma non chiuderanno stabilimenti. Intanto, resta da definire il ruolo dei cinesi di Dongfeng che nelle scorse settimane hanno temuto la possibilità di uscire dall’azionariato di Psa. Per i suoi azionisti, Fca prevede, prima del perfezionamento dell’operazione, che porterà alla nascita di un gruppo con ricavi pari a quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo di oltre 11 miliardi, un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro e la partecipazione in Comau. Peugeot darà ai propri azionisti il 46% della controllata Faurecia, società di componentistica.