La Federal Reserve lascia invariati i tassi di interesse. Il costo del denaro rimane immutato fra l’1,5% e l’1,75%. Nel 2019, la Banca centrale americana, ha tagliato i tassi tre volte, con riduzioni ogni volta da un quarto di punto. Nella riunione del suo organo decisionale, la commissione Fomc (Federal Open Market Commitee), ha aggiornato anche le previsioni sul Pil e l’inflazione.
Le prospettive dell’economia degli Stati Uniti restano favorevoli e la Fed è “fortemente impegnata a raggiungere l’obiettivo di un’inflazione simmetrica del 2%”. A dirlo èJerome Powell, presidente della Fed, in conferenza stampa, secondo cui “portare l’inflazione al 2% è stata una sfida” perché “è stato molto difficile riportare l’inflazione al target” voluto dalla Fed. Secondo il numero uno della Banca Centrale Usa, la politica monetaria è “ben posizionata” per sostenere la ripresa economica. Powell ha poi sostenuto che la Fed è pronta a intervenire solo se ci sarà un “cambiamento materiale” nello scenario economico. Attualmente comunque le prospettiveeconomiche negli Usa “restano favorevoli nonostante i rischi”.
Il Pil Usa. Anche le stime sulla crescita economica rimangono invariate, con il Pil 2019 al 2,2% e nel 2020 al 2%, mentre migliorano le previsioni sulla disoccupazione. Nel 2019, il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 3,6%, mentre a settembre era stato previsto il 3,7%. L’inflazione si dovrebbe attestare all’1,5%, come previsto precedentemente, mentre il dato “core” è previsto all’1,6%, contro l’1,8% di settembre.
Le stime. Per il 2020, secondo la Fed, è previsto un tasso di disoccupazione al 3,5% (3,7% il dato di settembre) e un’inflazione “core” all’1,9%, come a settembre. Per il 2021 è attesa una crescita del Pil dell’1,9% (come a settembre), un tasso di disoccupazione al 3,6% (3,8% la stima precedente) e un’inflazione “core” al 2% (come stimato a settembre). Per il 2022 si prevede una crescita del Pil dell’1,8% (come a settembre), un tasso di disoccupazione al 3,7% (3,9% a settembre) e un’inflazione “core” al 2% (come a settembre). Il mercato del lavoro, secondo Powell, è un mercato forte al 3,1% ma non ci sono ancora aumenti delle paghe.