Centinaia e centinaia di lavoratrici che operano nelle mense scolastiche sono da ieri mattina in protesta sulla scalinata di Piazza del Campidoglio per i due giorni di sciopero. “Reclamano diritti, salari e occupazione”. Lo comunicano in una nota congiunta Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Roma Lazio
Dal lontano 2017, si sono ripetuti scioperi, manifestazioni, presidi, diffide ma l’Amministrazione rimane sorda e non rispetta l’ultimo accordo firmato tra Organizzazioni Sindacali e Assessorato alla Persona, alla Scuola e alla Comunità Solidale. Il bando esclude per un gravissimo errore tecnico e superficialità 330 lavoratrici delle scuole autogestite, altre 170 della Roma Multiservizi ad oggi senza formazione, lede i diritti sindacali (sciopero e assemblea), non tutela la piccola utenza a causa di un costo pasto “ridicolo”.
Al grido di “vergogna vergogna, Raggi vergogna”, le lavoratrici continuano dignitosamente a protestare contro questo maxi bando che fa acqua da tutte le parti e che arranca tra proroghe e proroghe. Da anni chiediamo il ritiro in autotutela, rispetto e dignità per le lavoratrici che spesso sui luoghi di lavoro operano senza strumenti e mezzi adeguati. La nuova assessora Veronica Mammì continua a non trovare soluzioni a tutte le criticità che denunciamo dal 2017.
Lo scorso venerdì – concludono le sigle sindacali – abbiamo notificato a Roma Capitale una diffida legale che avvia la class action e intima al Comune di Roma di intervenire tempestivamente per la risoluzione delle problematiche. Ci troverete domani nuovamente in Piazza del Campidoglio a partire dalle ore 9:00 al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori.