Il disagio sociale è in calo. Nell’ottobre scorso, è sceso a 17,6, in calo rispetto al 17,8 di settembre. Lo rileva il Misery Index Confcommercio, secondo cui il miglioramento è determinato dal calo della disoccupazione, a fronte della stabilità dell’inflazione per i beni ed i servizi ad alta frequenza d’acquisto.
Il tasso di disoccupazione. Si prevedono molte incertezze sulla possibilità di una significativa riduzione dell’area del disagio sociale, peraltro scarsamente percepita dalle famiglie – spiega Confcommercio -. Il tasso di disoccupazione esteso scende dunque al 13,7 (era 13,8% a settembre e 14,7 nell’ottobre 2018). Sempre a ottobre i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati dello 0,4% su base annua, lo stesso valore rilevato a settembre.
Il confronto. Alcuni segnali negativi per il Misery Index erano emersi a settembre 2019, con un valore stimato di 17,9, in aumento rispetto al dato di agosto (17,6). Il peggioramento dell’indicatore – rileva Confcommercio – è stato determinato dalla componente relativa alla disoccupazione che ha più che compensato la dinamica meno sostenuta dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto.
I dati. Il peggioramento che si comincia ad intravedere nel mercato del lavoro, dopo un biennio di sostanziale stagnazione produttiva, rappresenta un preoccupante segnale. In assenza di una svolta significativa nei prossimi mesi potremmo, infatti, assistere ad un incremento. A settembre – spiega Confcommercio – il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,9%, in aumento di tre decimi di punto rispetto ad agosto.
I sottoccupati. All’interno dei disoccupati – conclude Confcommercio – la componente relativa ai sottoccupati segnala una stabilità in termini congiunturali ed un aumento di 18mila unità nel confronto annuo. A settembre 2019, dopo il ridimensionamento di agosto, le ore autorizzate di Cig sono tornate a registrare, nel confronto annuo, un aumento (+51,9%).