Milano – Erano gli anni Ottanta quando Primo Levi, intervistato ai microfoni di una radio italiana, parlava della centralità del lavoro per gli uomini e ne definiva il ruolo primario nella società, non senza essere oggetto di polemiche da parte dell’opinione pubblica. Primo Levi dedicò al lavoro le pagine più importanti della nostra letteratura. “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono”. Primo Levi.
In occasione del centenario dalla nascita dello scrittore l’AIDP, l’associazione italiana per la direzione del personale, organizza un importante eventi dal titolo, “Il Lavoro e 0rganizzazione nel pensiero di Primo Levi”, che si terrà a Milano il giorno 25 novembre 2019 alle ore 17.00 presso Gi Group, Piazza IV Novembre, 5. Ne discutono: Dario Forti, Presidente Ariele; Raoul Nacamulli, Università Bicocca Milano; Walter Passerini, editorialista La Stampa; Pino Varchetta, autore di Un andare pensando. Primo Levi e la “zona grigia”, Mimesis Editore. Modera l’incontro, Poalo Iacci, Università Statale di Milano. Per partecipare è necessaria la registrazione al sito www.aidp.it.
L’Aidp vuole ricordare il grande scrittore con un dibattito che focalizzi non solo e non tanto il testimone dei campi di sterminio, la più grave ferita del secolo scorso, quanto l’autore che anche da quell’esperienza seppe trarre un insegnamento centrale sul tema del lavoro e dell’organizzazione.