Nel 2018, sono complessivamente 12 milioni 746 mila le persone tra i 18 e i 64 anni (34,6%) che si prendono cura dei figli minori di 15 anni o di parenti malati, disabili o anziani. Tra gli occupati, quasi il 40% dei 18-64enni svolge attività di cura. A rilevarlo è l’Istat in una nota.
Il ruolo delle donne. Essere impegnati in un’attività lavorativa e allo stesso tempo doversi occupare di figli piccoli o parenti non autosufficienti comporta una modulazione dei tempi da dedicare al lavoro e alla famiglia che può riflettersi sulla partecipazione degli individui al mercato del lavoro, soprattutto delle donne, – spiega l’Istituto – le quali hanno un maggiore carico di tali responsabilità.
I dati. Nel 2018, tra le donne da 18 a 64 anni – evidenzia l’Istat – che hanno avuto figli nel corso della vita, le occupate o le ex occupate che hanno interrotto l’attività lavorativa per almeno un mese continuativo allo scopo di prendersi cura dei figli piccoli sono quasi il 50%.
La maternità obbligatoria, – sottolinea l’Istat – per chi ha potuto usufruirne, è inclusa in questa fase di interruzione. La percentuale è più alta al Nord (61,6%) e tra le donne con almeno la laurea (71,8%). La conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita familiare – conclude l’Istat – risulta difficoltosa per più di un terzo degli occupati (35,1%) con responsabilità di cura nei confronti di figli.