Sono circa 3 milioni i clienti Unicredit, i cui dati sarebbero in pericolo in seguito ad un attacco hacker al database del gruppo bancario. La notizia è stata diffusa direttamente da una nota ufficiale della banca, in seguito alla scoperta della violazione subita. Il team di sicurezza informatica di UniCredit ha identificato un caso di accesso non autorizzato a dati relativo a un file generato nel 2015. “Questo file conteneva – riporta l’Ansa – circa 3 milioni di records, riferiti al perimetro italiano e risultava composto solo da nomi, città, numeri di telefono ed e-mail”.
Da quanto appreso fin ora da fonti investigative, gli hacker responsabili dell’attacco sarebbero stati in grado di “bucare” parte del database bancario e a spostare i dati in oggetto sul darkweb. Ed è proprio infatti in seguito alla segnalazione della presenza dei dati di loro proprietà sul darkeweb che l’Unicredit ha verificato la presenza della manomissione nel proprio database, per segnalare subito dopo, venerdì scorso, l’attacco sia al Cnaipic, il Centro nazionale della Polizia postale che si occupa del contrasto al cybercrime, sia al Garante della Privacy.
“Non sono stati compromessi altri dati personali, né coordinate bancarie in grado di consentire l’accesso ai conti dei clienti o l’effettuazione di transazioni non autorizzate”. È quanto si apprende dalla nota ufficiale diffusa dal gruppo bancario che ha subito tentato di rassicurare i propri clienti per quanto riguarda il tipo di dati trafugati. Sebbene infatti non siano ancora chiari i contorni della vicenda e il tema di sicurezza dell’Unicredit stia ancora lavorando per accertarsi che non siano stati violati altri dati oltre quelli contenuti nel file generato nel 2015, non sembrerebbero essere a rischio dati in grado di permettere l’accesso ai conti.
“La sicurezza dei dati è una nostra priorità assoluta” ha poi ribadito l’Unicredit, ricordando come “dal lancio del piano strategico Transform 2019 nel 2016, il gruppo ha investito 2,4 miliardi di euro per l’aggiornamento e il rafforzamento dei sistemi IT e della sicurezza informatica”. L’indagine interna avviata dalla banca e ovviamente il lavoro intrapreso dalle autorità competenti alle quali la manomissione è stata segnalata potranno eventualmente far emergere maggiori dettagli sulle modalità della violazione. Intanto Unicredit sta contattando, esclusivamente tramite posta tradizionale e/o notifiche via online banking, tutte le persone potenzialmente interessate. Inoltre, per qualsiasi dubbio, i clienti possono contattare il servizio clienti di UniCredit o chiamare il numero verde 800 323285.