Cgil, Cisl e Uil sono stati convocati lunedì prossimo, 7 ottobre, a Palazzo Chigi per continuare il confronto in vista della definizione della prossima legge di bilancio, dopo il varo della Nota di aggiornamento al Def, alla luce delle richieste contenute nella piattaforma unitaria. E’ quanto si apprende da fonti sindacali.
“Non servono pochi miliardi di abbattimento del cuneo, ne servono almeno 13 o 14, non certo i 2 miliardi e qualcosa di cui leggiamo nella Nadef. – chiede il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi al governo – Non rispondeteci con un elenco di 27 o 39 proposte diverse, non parlateci di nuovo umanesimo e di nuovo rinascimento, questa volta stupiteci!”.
No a Quota 100. Bonomi ha inoltre chiesto di fermare “l’esperimento negativo di Quota 100” e “l’espianto delle politiche del lavoro, dal reddito di cittadinanza. Siamo fieri di avere un Capo dello Stato che in questi anni ha fatto tutto ciò che gli era possibile per richiamare i toni della politica e gli atti di governo al rispetto di forme, toni e diritti che sono il vero patrimonio indivisibile non solo della libertà e dello stato di diritto”.
Valori che “rappresentano per noi il senso stesso di dirsi ‘italiani’ di fronte al mondo”, ha precisato Bonomi. “Un fondamento comune – ha chiarito – non solo della crescita ma del vivere civile, che alla propria base ha una fede irrinunciabile nei valori della solidarietà umana e nel rispetto sacro dei diritti della persona, di ogni persona, quale che sia la sua nascita, il suo sesso, la sua religione. Questa alta visione dell’Italia – ha sottolineato Bonomi – ci spinge a non occuparci delle convenienze di partito, ma a misurare i politici per quel che fanno in concreto”.
“E’ finita la fase dell’autosufficienza, da soli non ce la faremo, questo vale per noi ma anche per i governi. – ha affermatoil presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nel corso dell’assemblea di Assolombarda a Milano. “Occorre essere corresponsabili – ha aggiunto – non ci può essere una parte responsabile e una non responsabile”.
Il tema Iva. Il Governo “ha fatto quello che doveva fare. E’ una battaglia che come Confcommercio, abbiamo fatto con grande convinzione perché, se si fosse aumentata l’Iva, si sarebbe certamente spalancata la porta della recessione e quindi ci sarebbe stato un passaggio pericolosissimo per l’economia del nostro Paese”. A sottolinearlo è il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli al termine dell’assemblea di Assolombarda.