Bloomberg pubblica ogni anno la classifica di paesi con il sistema sanitario più efficiente al mondo. Per il calcolo dell’indice vengono presi in considerazione i paesi in cui esistono i seguenti requisiti: aspettativa di vita superiore a 70 anni, prodotto interno lordo (PIL) per abitante di almeno 5.000 dollari e popolazione minima di 5 milioni di persone. I dati necessari per l’elaborazione e la comparazione provengono dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale e dalle Nazioni Unite.
Mentre le prime tre posizioni della classifica restano invariato rispetto all’edizione precedente con Hong Kong sul gradino più alto seguita da Singapore e Spagna, è invece il resto della top 10 che registra numerosi movimenti. Innazitutto l’Italia che si posiziona subito sotto il podio in quarta posizione ed in ascesa di ben 2 gradini rispetto alla precedente edizione. Al quinto posto si trova la Korea del Sud che precede Israele (sesto), Giappone (settimo) Australia (ottava), Taiwan (nono) e gli Emirati Arabi Uniti che chiudono la top 10.
Dove sono gli altri paesi europei? Uno dei primi aspetti che balza all’occhio è come tra i primi dieci paesi al mondo per efficienza del sistema sanitario ci siano solo due paesi europei, per giunta non tra quelli che vantano le posizioni migliori quando si tratta degli indicatori economici. Per trovare un altro paese del vecchio continente bisogna balzare dal 4 all’11 posto della Norvegia. La Francia si deve accontentare del 15imo posto alle spalle di Svizzera, Irlanda, Grecia e Nuova Zelanda. Bisogna arrivare addirittura al 35imo posto per trovare il Regno Unito, al 45imo posto per la Germania e al penultimo posto, il 54imo, per trovare gli Stati Uniti a pari punteggio con l’Azerbaijan.
Quali sono i fattori chiave? Il risultato finale è dato da tre sotto indici: aspettativa di vita costo relativo (in percentuale) e assoluto per il sistema sanitario. Per tutti i paesi avanzati ed in testa alla classifica si nota la combinazione tra un’aspettativa di vita alta e costi relativi e assoluti bassi. Mentre nei paesi avanzati che si classificano più in basso come ad esempio gli Stati Uniti si verifica l’esatto opposto, nonostante l’aspettativa di vita sia sensibilmente inferiore (ben 5,6 anni in meno di Hong Kong) il costo assoluto è più che quadruplicato (2.222 dollari a HK contro 9.536 dollari negli USA) e quello relativo quasi triplicato.
In molti mettono in relazione questo indice con quello dei paesi più sani al mondo che vede l’Italia e la Spagna guidare la classifica aggiudicandosi il primato più o meno ad anni alterni e attribuendo questo successo alla combinazione di dieta mediterranea a base di prodotti genuini e naturali come olio di oliva, pane e pasta, al buon clima e ai ritmi di vita più rilassati.