Si è concluso da poco alla presenza del sottosegretario Giorgio Sorial, l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla difficile vertenza Whirlpool di Napoli, presenti le rappresentanze sindacali di Fim, Fiom Uilm nazionali e territoriali oltre ad un rappresentante del Ministero del Lavoro e le istituzioni locali e regionali.
L’incontro odierno avviene dopo il cambio di Governo e dopo che l’azienda, a mezzo stampa aveva fatto sapere durante la crisi di governo e con un atteggiamento schizofrenico, che l’unica soluzione possibile era la reindustrializzazione del sito partenopeo, chiedendo al sindacato un incontro in sede aziendale a cui Fim-Fiom-Uilm avevano risposto con una richiesta di convocazione presso il MiSE, sede istituzionale per la ricerca di una soluzione della vertenza. Oggi l’azienda scopre le proprie carte e lo fa nella maniera peggiore – fa sapere la segretaria Fim Cisl Damiani – rompendo il tavolo di trattativa e dichiarando la cessione unilaterale, con apertura della procedura di Legge, della cessione di ramo di Azienda (Ex.Art.47), mostrando tutta la sua arroganza e irresponsabilità.
Con questa decisione ha reso carta straccia l’accordo di rilancio che aveva sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali nel mese di ottobre 2018; venendo meno a tutti gli impegni presi. Tutto ciò è inaccettabile, ci sono in ballo più di 400 famiglie in una delle aree più difficili sul piano occupazionale e sociale.
Come Fim – continua Damiani – proporremo da subito Fiom e Uilm una forte mobilitazione unitaria di tutti i lavoratori del gruppo Whirlpool. E’ inaccettabile dopo mesi d’inconcludente discussione e continui cambi di posizione approdare alla peggiore delle soluzioni e cioè l’abbandono del sito di Napoli. Chiederemo al governo di riconvocare nei prossimi giorni l’azienda e metterla di fronte alle proprie responsabilità.