“La strada del futuro non può essere affidata a chi ha fatto del male all’Italia e ora vorrebbe farlo alla nostra regione”. Così Walter Verini, commissario del Pd in Umbria, ribadisce il suo appoggio alla possibilità di un’alleanza Pd-M5S alle Regionali in Umbria, previste per il 27 ottobre, sottolineando l’importanza di proporre un’alternativa valida alla Lega. Ma, sebbene l’ipotesi non sia ancora realtà, per Verini sono già chiari i punti sui quali quest’ultima dovrebbe fondarsi: trasparenza, lavoro, economia verde e coesione sociale.
“Il primo terreno comune riguarda la trasparenza e la legalità”. Per Walter Verini, tra i primi a sostenere la proposta lanciata dal ministro ai beni culturali Dario Franceschini di un’alleanza Pd-M5S anche sul fronte Regionali, il compito della sinistra è quello di governare nel nome della moralità e della trasparenza. Sono questi i valori su cui può e deve realizzarsi, a detta del commissario del Pd in Umbria, l’alleanza Pd-M5S, ormai sempre più concreta, sebbene nella formula della “giunta civica”, in seguito alle parole favorevoli espresse da Luigi Di Maio nella lettera pubblicata la scorsa domenica su La Nazione. “Se ci sono state, o non ci sono state falle sul tema, queste non devono più verificarsi” aggiunge Verini in perfetta sintonia con le dichiarazioni dell’attuale ministro degli Esteri, che nella lettera al quotidiano umbro aveva specificato: “Per noi sarebbe facile accusare qualcuno, ma vedere l’Umbria colpita da un male endemico come la corruzione, deve portarci a un ragionamento molto più alto”.
Lavorare insieme sarebbe dunque, a detta del deputato dem, possibile, e non solo in teoria. Alla domanda su quali potranno essere in concreto i punti di lavoro in comune tra Pd e M5S, la risposta non si fa infatti attendere: non solo “un piano straordinario per il lavoro e l’impresa – ma anche – una conversione verde di tutto il ciclo dell’economia umbra come regione prototipo di questa economia circolare, che significa difesa dell’ambiente, della salute, ma anche della crescita”. Una crescita che per realizzarsi non può, fa notare Verini, non prevedere “un piano straordinario contro la povertà e “una forte valorizzazione della formazione, della ricerca, della scuola e dell’università”.
Un progetto ambizioso è dunque quello che Verini immagina per la regione Umbria, ma pienamente coerente con le più recenti dichiarazioni del segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Anche inUmbria il confronto può andare avanti – si legge sul sito de La Nazione – ci sono tutte le condizioni per un processo nuovo che valorizzi la qualità e metta al centro il lavoro, la sostenibilità e il bene dei cittadini umbri”. Vincere le elezioni significherebbe quindi, secondo il commissario del Partito democratico, iniziare un lavoro che superi i confini del territorio umbro per creare una reale e collaborativa “Italia di mezzo”, grazie a progetti in grado di creare interconnessioni tra le regioni del Centro Italia.
Un’alternativa opposta alla proposta della Lega. Non usa giri di parole, Verini, a proposito delle recenti dichiarazioni del leader del Carroccio: “Salvini dice ‘ci prenderemo l’Umbria’, ma l’Umbria è degli umbri”. Così, mentre l’Umbria si prepara ad aprire il ciclo delle Regionali, Verini ribadisce la totale inconciliabilità di quello che definisce “l’uomo simbolo della divisione” con il popolo umbro. E, se da una parte Salvini continua a mostrarsi, forte dei sondaggi, sicuro del suo prossimo successo elettorale, Verini rincara la dose: “Noi dobbiamo evitare che i germi di divisione, di odio, di intolleranza che Salvini diffonde a piene mani snaturino il DNA di questa regione che vanta accoglienza, tolleranza e coesione sociale”. L’appello è chiaro, ma raccoglierlo spetterà ai cittadini umbri, che scheda elettorale alla mano, decideranno a breve le sorti della loro regione.