Una ricerca condotta da HousingAnywhere ha elaborato la lista delle 100 città che nel mondo il miglior connubio tra le opportunità professionali e la qualità della vita privata. L’analisi è stata svolta prendendo in considerazione 6 variabili: livelli retributivi, opportunità di lavoro, numero di sturt-up, costo e qualità della vita, apertura mentale. Nella top 10 ben 3 città sono in Germania (Monaco che guida la classifica, Berlino e Francoforte rispettivamente sesta e settima).
Guardando alle singole sottocategorie: le prime cinque città per numero di opportunità lavorative sono Mosca, San Francisco, Los Angeles e Boston Parigi seguita al sesto posto da Londra. Le prime 10 posizione delle città con gli stipendi più alti sono equamente divisi tra 5 capoluoghi Svizzeri (Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna e Berna) e 5 degli Stati Uniti (San Francisco, Seattle, New York, Berkeley e Boston). Il costo della vita più basso è India a Bangalore e Hyderabad. Per trovare la prima città europea si deve scendere fino al 12 posto di Braga in Portogallo, seguita da Varsavia e Brno. Per quanto riguarda, infine la qualità, della vita l’Europa, e specialmente i paesi del nord, dominano le prime posizioni occupate da Arhus (Danimarca), Trondheim (Norvegia), Monaco (Germania), Eindhoven (Olanda), Zurigo (Svizzera).
E L’Italia? Le uniche due città presenti tra le 100 in classifica sono Milano al 60imo posto e Roma all’87imo. I Fattori che maggiormente influenzano il risultato finale sono una qualità della vita considerata medio-bassa (Milano al 78imo posto e Roma 93imo), costi della vita relativamente alti con Milano e Roma rispettivamente 61esima e 48esima (molto più care di città come Berlino al 39isimo posto e Madrid 33esima) e stipendi comunque inferiori (Milano è 68esima per livello dei salari mentre Roma è 71esima).
La ricerca completa è consultabile on-line cliccando qui. Come tutte le classifiche di questo tipo è una semplificazione della realtà e pertanto prende in considerazione alcuni fattori e non altri. Soprattutto quando si parla di qualità della vita è molto difficile dare una definizione univoca e misurare l’impatto di variabili come il clima che per alcuni sono fondamentali e per altri meno rilevanti. Si può pertanto essere più o meno d’accordo con i risultati, ma un aspetto è ahinoi innegabile ovvero che spesso l’Italia in queste classifiche non viene posizionata tra le migliori destinazioni. Se poi si pensa a come ormai oggi le ricerche si svolgano on line nella maggior parte dei casi e a quanto la percezione che ne deriva sia importante… beh allora penso che bisognerebbe riflettere su cosa fare per risalire la classifica. Siano esse azioni di miglioramento effettivo o di promozione e comunicazione.