I costi di Sanità e Istruzione. Tra le richieste che per la Sanità, che prevedono l’abolizione del superticket sulle prestazioni ambulatoriali e un piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri, e le misure per la scuola (stipendi dei prof, superamento classi pollaio) e l’università, c’è bisogno complessivamente di 5 miliardi di euro.
La questione sanitaria. Il programma di governo cita la necessità di provvedere a un piano straordinario di assunzione di medici e infermieri. Un’operazione ribadita anche dal neo ministro della Salute, Roberto Speranza, nelle sue prime dichiarazioni pubbliche. Ma secondo le indicazioni delle associazioni che rappresentano medici e infermieri sono necessari almeno 8mila medici e 36mila infermieri per coprire i buchi attuali. Numeri che fanno lievitare il costo del piano ad almeno 1,5 miliardi di euro. A questo numero si aggiunge il costo dell’abolizione nelle Regioni del superticket da 10 euro sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale che è una delle misure che sta più a cuore al ministro Speranza. Si tratta di una misura dal valore almeno di 500-600 milioni.
Non solo i due miliardi previsti per la Sanità. A questi si aggiungono i 3 miliardi che ha chiesto il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti per la Scuola (2 miliardi) e l’Università (1 miliardo): ”Lo dico da ora: se non ci saranno, mi dimetto”, ha detto nei giorni scorsi. Nell’agenda del neoministro dovrebbe infatti trovare spazio il tema dell’aumento dello stipendio degli insegnanti.
Per assicurare agli oltre 800mila prof italiani i 111,50 euro mensili di incremento stipendiale attesi sarebbero necessari 2,2 miliardi e in cassa il Miur, per il rinnovo del Ccnl di lavoro, ha solo 800 milioni. Bisogna quindi trovare gli altri 1,4 miliardi. Servono poi, come ha chiesto lo stesso Fioramonti, le risorse per abolire le classi pollaio, senza considerare la possibilità di mettere a concorso altri posti per i docenti.