Nei primi sei mesi del 2019, il gettito delle imposte italiane aumenta sull’anno del +0,9%, sintesi degli incrementi segnati sia dalle imposte dirette (+0,1%) che da quelle indirette (+1,9%). A trainare è soprattutto la crescita del gettito IVA, che segna un avanzamento del +3,6% rispetto all’anno precedente.
L’aumento delle imposte indirette. Tra queste si registra un incremento dell’accisa sull’energia elettrica (+3%). Negativo, invece, il risultato dell’imposta di bollo (-11,2%), dell’accisa sugli oli minerali (-0,2%) e dell’imposta sul consumo dei tabacchi (-1%).
L’analisi. Ad annotarlo è Confesercenti, secondo cui il quadro ‘fiscale’ del primo semestre dell’anno è stato fornito da FiscoOggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, che traccia anche l’andamento delle entrate tributarie in Europa, con un’analisi comparata del gettito fiscale di Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna secondo i dati pubblicati sui siti istituzionali delle amministrazioni di ciascun Paese.
I dati nei paesi. La crescita maggiore è del gettito del Portogallo (+7,6%). Seguono il tasso di variazione tendenziale di Irlanda (+6,9%), Regno Unito (4,2%), Germania (+3%), Italia (+0,9%) e Spagna (+0,8%). Si conferma anche l’unica eccezione, la flessione del gettito francese (-10,9%). Sul fronte Iva analoga distribuzione: escluso il trend negativo della Francia (-14,9%), – si legge nella nota- il gettito derivante dalla sola Imposta sul valore aggiunto è positivo per tutti gli altri Paesi: Portogallo (+9,3%), Irlanda (+4,9%), Regno Unito (+4,5%), Germania (+3,9%), Italia (+3,6%) e Spagna (+1,2%).