Non è più la ricerca di location che possano garantire una maggiore qualità della vita professionale o un miglior work life balance a motivare i candidati italiani che desiderano trovare un lavoro all’estero. Il vero motore, oggi, è rappresentato dalla possibilità di crescita professionale o di carriera.
“In alcuni casi – dichiara Joelle Gallesi, Sales & Operation Direcetor di Hunters Group, società di head-hunting leader nella ricerca e selezione di personale specializzato – la necessità di trasferimento arriva direttamente dall’azienda, ma non sono pochi coloro che decidono di andare all’estero, per un periodo o definitivamente, per avere maggiori opportunità di crescita professionale”.
Ma dove si concentrano le maggiori occasioni di fare carriera all’estero e per quali profili soprattutto? Da un’indagine di Hunters Group condotta tra oltre 200 candidati emerge un quadro molto chiaro: Branch Manager, Export Manager e site Director sono i professionisti che, in questo momento, possono davvero dare slancio alla propria carriera se accettano di fare un’esperienza fuori dall’Italia. Supportati da aziende che garantiscono sistemi di welfare tali da permettere anche trasferimenti famigliari, abbiamo riscontrato forte interesse da parte dei Branch o Country Manager nei confronti di mete abbastanza tradizionali come USA o Germania, ma anche della Russia, paese in cui il talento italiano è molto apprezzato e che garantisce percorsi di carriera molto rapidi. Gli Export Manager, invece, preferiscono spostarsi verso i paesi del Nord Europa o verso gli Stati Uniti. Per quale motivo? Perché si tratta di mercati in forte crescita e non ancora presidiati su nicchie di prodotti per i quali il Made in Italy rappresenta un plus ed un certificato di indiscutibile eccellenza.
Per i Site Director, invece, c’è una svolta importante, soprattutto prendendo in considerazione figure legate all’ambito Construction: vista la netta riduzione dei cantieri nei paesi lontani e spesso considerati ad alto tasso di pericolosità, il focus delle aziende italiane che sviluppano grandi infrastrutture è tornato sull’Europa. Per questo motivo, i paesi più interessanti, soprattutto in termini di potenziale, sono indubbiamente i Balcani, la Francia e ancora una volta, la Germania.
“Decidere di andare a lavorare all’estero – aggiungere Joelle Gallesi – è un’opportunità importantissima, sia per le aziende sia per i candidati. Ma per i professionisti non rappresenta soltanto una scelta obbligata perché in Italia mancano le occasioni, anzi. Non dimentichiamo, infatti, che decidere di trasferirsi può rappresentare un modo per far evolvere la propria posizione anche all’interno della stessa azienda o per fare un’esperienza che, senza alcun dubbio, arricchisce notevolmente il proprio curriculum: chi ha trascorso un periodo di lavoro fuori dall’Italia, nel caso in cui decida di tornare in patria, ha solitamente maggiori opportunità di ottenere stipendi più alti e ruoli con maggiori responsabilità”.