Nel periodo gennaio–giugno 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 200.287 milioni di euro, segnando un incremento di 1.827 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,9%). Il dato risulta condizionato dalla variazione negativa del 2,3%, registrata nel trascorso mese di febbraio, determinata dall’andamento dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio (-665 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari ed individuali (-712 milioni di euro). Sono questi i dati che emergono dal Mef in una nota, secondo cui il mese di giugno registra minori entrate pari a 262 milioni di euro (-0,7%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Imposte dirette. Risultano pari a 103.003 milioni di euro, con un incremento di 53 milioni di euro (+0,1%) rispetto al medesimo periodo del 2018. Il gettito Irpef mostra una crescita del 2,4% (+2.148 milioni di euro) che riflette l’andamento delle ritenute IRPEF sui lavoratori del settore privato (+1.582 milioni di euro, pari a +3,9%) e sui dipendenti del settore pubblico (+1.338 milioni di euro, pari a +3,5%). Tra le altre imposte dirette – precisa il Mef – si segnala la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-211 milioni di euro, -4,3%), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-731 milioni di euro, -91,8%) che rispecchia le performance negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione mostra una diminuzione di 778 milioni di euro che riflette i risultati negativi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.
Imposte indirette. Secondo il Mef, ammontano a 97.284 milioni di euro e registrano una variazione positiva di 1.774 milioni di euro (+1,9%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’IVA (+2.059 milioni di euro, +3,6%) e, in particolare, alla componente di prelievo sugli scambi interni che registra un incremento di 2.132 milioni di euro (+4,2%), mentre diminuisce il gettito sulle importazioni (-73 milioni di euro, -1,1%). L’imposta sulle assicurazioni segna un incremento di 7 milioni di euro, mostra invece un calo l’imposta di bollo (-407 milioni di euro) dovuto anche alle nuove disposizioni, in vigore dal 1° gennaio 2019, che hanno modificato le modalità di versamento dell’imposta sulle fatture elettroniche. L’imposta di registro mostra una diminuzione di 132 milioni di euro (-5,2%).
Le entrate dai giochi. Il Mef spiega che nei primi sei mesi dell’anno, ammontano a 7.816 milioni di euro (+6,3%). Le entrate tributarie erariali derivanti dall’attività di accertamento e controllo – conclude il Mef – si attestano a 4.985 milioni di euro (+399 milioni di euro, +8,7%) di cui: 2.505 milioni di euro (+7,1%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2.480 milioni di euro (+10,4%) dalle imposte indirette.