Secondo la stima flash dell’Istat diffusa ieri, nel secondo trimestre il PIL è rimasto sostanzialmente invariato in termini reali rispetto sia ai tre mesi precedenti sia all’anno prima. “Il dato era atteso e riflette in larga parte il rallentamento in atto nell’economia dell’eurozona” ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria. La valutazione dell’Istat per il secondo trimestre è in linea con le stime più aggiornate del MEF e descrive una situazione di complessiva stagnazione dell’attività economica.
Come riporta una nota del Mef, le indagini presso le imprese industriali segnalano nuovamente, nel mese di luglio, un peggioramento delle aspettative a livello europeo, tuttavia meno accentuato nel caso italiano. Le esportazioni hanno registrato un andamento positivo nei mesi più recenti, anche grazie alla loro diversificazione settoriale e per mercati di destinazione. Le nuove politiche di sostegno ai redditi dei segmenti più deboli della popolazione e le misure di politica economica recentemente legiferate (decreti ‘crescita’ e ‘sblocca cantieri’) – prosegue il Mef – sosterranno la domanda interna nel secondo semestre.
Il Mef precisa anche che le condizioni finanziarie sono fortemente migliorate negli ultimi due mesi. Sebbene il quadro internazionale rimanga complesso, la crescita dell’economia italiana dovrebbe gradualmente riprendere nella seconda metà dell’anno. Pertanto, la previsione di crescita media annuale del DEF (0,2 per cento) è ancora raggiungibile – conclude il Mef – dobbiamo perseverare nello sforzo di rilanciare la crescita dell’economia in un contesto di stabilità finanziaria e sostenibilità sociale ed ambientale.