Tim e Vodafone hanno ufficializzato la loro unione per la realizzazione della rete 5G in Italia. La notizia arriva da Roma, dalla storica sede dell’Accademia dei Lincei, dove lo scorso venerdì 26 luglio i due più importanti colossi della telefonia in Italia hanno firmato l’accordo che rivoluzionerà il loro futuro. L’obiettivo è la condivisione degli apparati di rete 4G già attivi, ma soprattutto l’introduzione su tutto il suolo italiano del 5G, la nuova rete internet super veloce.
Un accordo storico. La neonata alleanza tra i due potenti operatori, da sempre rivali, darà vita alla più grande Tower Company in Italia. A livello infrastrutturale infatti Tim si fonderà totalmente con Inwit, la società di infrastrutture wireless di proprietà Telecom, mentre Vodafone darà alla luce la società Vodafone Towers. L’unione tra le due permetterà a Inwit – come si legge nella notizia ufficiale diffusa dal sito dell’azienda – di consolidare “le attuali 11 mila torri Vodafone diventando così il secondo operatore indipendente in Europa, con un parco che conterà oltre 22 mila torri”.
Gli obiettivi dell’operazione. “Grazie a quella che da oggi diventa la prima Tower Company italiana – ha dichiarato Luigi Gubitosi, Amministratore delegato Tim – saremo in grado di offrire alle famiglie e alle imprese un accesso privilegiato alla rivoluzione tecnologica appena iniziata.” L’accordo appena siglato prevede infatti l’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive, ma anche e soprattutto la condivisione degli apparati attivi della rete 4G già funzionante, nonché il loro potenziamento attraverso l’impiego di una fibra ottica a più alta velocità. Quest’ultima sosterrà e permetterà un miglior utilizzo del 5G, la rete di ultima generazione, superiore al 4G in termini sia di velocità di connessione sia di servizi supportati. Il fine ultimo della neonata Towerco Tim-Vodafone sarà infatti l’ampliamento del 5G, introdotto solo qualche settimana fa da entrambi le aziende, sulla massima superficie geografica possibile e ad un costo inferiore per entrambi le aziende.
Vantaggi per le aziende. La nuova strategia porterà cospicue risorse finanziarie a tutti i soggetti coinvolti. Da una parte infatti essa “permetterà alla nuova Inwit di mettere in sicurezza, sotto un contratto di servizio di lunga durata, oltre € 700mln di ricavi”, dall’altra – come si legge nel sito web di Inwit – “Vodafone riceverà € 2.140mln e 360mln di azioni”, lo stesso numero di azioni posseduto da Tim, pari al 37,5% ciascuna del totale. Per quanto riguarda infine la gestione delle torri Vodafone e Tim si divideranno equamente le regioni italiane. Tuttavia, occorre specificare che nonostante sia ufficiale la condivisione delle torri, Vodafone e Tim stabiliranno solo dopo opportuni test se installare congiuntamente o meno le infrastrutture per il 5G.
Cosa cambia per gli utenti. Oltre alla già citata estensione a livello territoriale della rete 5G, la nuova alleanza Vodafone-Tim permetterà agli utenti di spostarsi da una regione all’altra dell’Italia senza riscontrare differenze o malfunzionamenti di rete. Inoltre, il 5G rappresenterebbe, stando alle parole di Aldo Bisio, Amministratore delegato Vodafone, “un’infrastruttura chiave per la modernizzazione del Paese. Una piattaforma tecnologica che apre la strada a una nuova era di servizi […], creando i presupposti per una economia digitale più competitiva”. Una simile trasformazione potrebbe costituire, tra l’altro, uno strumento fondamentale nel superamento del problema del digital divide, ad oggi ancora presente in Italia.
Scritto da Maria Teresa Gasbarrone