Non c’è probabilmente azienda tecnologica sul pianeta, oggi, che non stia investendo sull’intelligenza artificiale: per affinare gli algoritmi di machine learning, per sviluppare chatbot che dovranno occuparsi della customer relationship, per aumentare ulteriormente la qualità dei sistemi di riconoscimento della voce e dei gesti, per dare vita a soluzioni che trasformeranno ulteriormente il rapporto fra utenti, dispositivi digitali e marchi. Amazon, Facebook, Google, Ibm e Huawei sono solo alcune delle grandi firme dell’hi-tech su scala internazionale che stanno percorrendo questa strada e della lista fa parte anche Microsoft, che ha fatto dell’AI uno dei suoi mantra (al pari del cloud e del mobile), a supporto di tutte le applicazioni legate all’assistente virtuale Cortana in ambito consumer e non solo. Ora, è la notizia è di qualche giorno fa, il colosso di Redmond ha ufficializzato un budget di un miliardo di dollari per fare un nuovo passo in avanti sul fronte dell’Artificial general intelligence (Agi), quel ramo dell’intelligenza artificiale (anche definita come AI “forte” o “completa”) che punta a creare sistemi con capacità cognitive paragonabili a quelle degli esseri umani.
La nuova frontiera degli algoritmi: assistenza sanitaria e cambiamento climatico.In questo progetto Microsoft non sarà sola perché avrà al suo fianco OpenAI, organizzazione no-profit creata nel 2015 a San Francisco (tra i suoi fondatori c’è anche Elon Musk, il vulcanico Ceo di Tesla) con il fine di portare avanti la ricerca sull’intelligenza artificiale e promuoverne un utilizzo “sociale”, finalizzato al progresso delle persone. Se nell’ultimo decennio i salti in avanti compiuti nello sviluppo di reti neurali e algoritmi capaci di risolvere specifici problemi sono stati sostanziali, nel campo dell’intelligenza artificiale “forte” non si è certamente lavorato a fondo. E quello che possiamo vedere nella realtà lo conferma. L’applicazione delle tecnologie di AI permette di gestire traduzioni automatiche, di riconoscere e interpretare il linguaggio naturale, da rendere realistico un videogioco, di suggerire gli investimenti finanziari o gli itinerari di un viaggio, da riconoscere tra miliardi di possibilità il soggetto di un’immagine, di controllare un processo robotico, di vincere una partita di scacchi contro un campione umano. Pochi, per contro, i progetti avviati e portati a termine per quanto riguarda i sistemi di AI “generici”, in grado di risolvere problemi complessi e multidisciplinari nell’ambito dell’assistenza sanitaria, della scuola o del cambiamento climatico.
Anche il supercalcolo sposa l’AI.Il Ceo di OpenAI, Sam Altman, non ha dubbi sulla valenza di questa “alleanza” e sulle ricadute benefiche che potrebbe avere. “La creazione dell’Artificial general intelligence – ha spiegato infatti in una nota – sarà il più importante sviluppo tecnologico della storia dell’uomo, potenzialmente in grado di determinare la traiettoria dell’umanità”. Per Microsoft, invece, l’investimento avrà un ritorno anche più concreto, in quanto potrà impiegare le tecnologie che verranno sviluppate e create all’interno dei propri prodotti e servizi, in particolare quelli legati alla piattaforma cloud Azure e agli ambienti di sviluppo delle applicazioni di intelligenza artificiale. Più nel dettaglio, le due parti lavoreranno a braccetto su nuove tecnologie di supercomputing basate su AI mentre uno dei focus dell’intero progetto, come recita il comunicato ufficiale diffuso da OpenAI, sarà la realizzazione di una “piattaforma di calcolo in cloud (su Azure) di proporzioni inedite, che allenerà e metterà in esecuzione modelli di intelligenza artificiale avanzati, aderendo ai comuni principi di etica e fiducia delle due aziende”.
1 commento
Poter applicare la tecnologia al fine di ottimizzare processi e volgere verso il futuro è straordinario ma vederla applicata a tematiche comuni come sanità, scuola e soprattutto al fine di ridurre la minaccia del cambiamento climatico, lo è ancora di più. Questo è il giusto utilizzo dell’intellligenza artificiale che accresce le speranze di un futuro migliore