Oggi fa parte di Babel Group ma la sua nascita, che risale all’anno passato e in quel di Hong Kong si deve a un italiano con un’esperienza ventennale nel mondo del digitale, Pietro Bonomo. Viral Octopus, questo il suo nome, è una piattaforma tecnologica sui generis se pensiamo ai classici strumenti per la selezione delle risorse umane, e questo perché consente ad agenzie e aziende di trovare direttamente online il miglior team di professionisti a cui affidare un progetto. Come funziona è presto detto? Un algoritmo di intelligenza artificiale proprietario analizza il progetto inserito sul portale dal committente, passa al setaccio i professionisti iscritti nella community (denominati “Specialist” e provenienti da ogni parte del mondo) per individuare i profili più idonei a portarlo a termine e si occupa infine di gestire il ranking per capire quali sono i migliori candidati nelle varie categorie.
Solo sei candidati su 100 superano i test di ammissione.Una piattaforma digitale per il recruiting e la valorizzazione dei talenti su scala internazionale: questa, in estrema sintesi, la descrizione della startup, il cui lavoro inizia con il raccogliere professionalità distribuite attraverso un test che valuta le competenze necessarie per essere operativi su un determinato progetto e verifica, tramite quesiti psicoattitudinali, le soft skills del candidato. Chi supera il test – secondo i portavoce della società è una percentuale che si ferma al 6% del totale delle domande – è abilitato a lavorare con i clienti e viene inserito in un sistema che li contatterà singolarmente nel momento in cui sarà attivato un progetto richiedente la loro expertise.
Si viene pagati in criptovaluta garantita.Una volta completata questa prima fase e ottenuta l’approvazione del cliente finale, i professionisti (che svolgono la loro attività da remoto) riceveranno il loro compenso in modo sicuro, veloce e trasparente grazie a un sistema che si appoggia alla tecnologia blockchain e che utilizzerà una criptovaluta garantita (stablecoin) per evitare la volatilità. I diretti interessati hanno fatto il nome di Libra, la nuova moneta virtuale di Facebook, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi. In caso di contenzioso sulla qualità del lavoro svolto, in ogni caso, entrano in gioco i cosiddetti “Expert” (figure senior nel campo del digital), il cui compito è quello di valutare la situazione e decidere se il team non ha creato un progetto adeguato alla richiesta o se invece è il committente ad essere in difetto. Tutele per entrambe le parti, insomma, e all’insegna della tecnologia, in attesa che la piattaforma conosca ulteriori evoluzioni.
I futuri sviluppi.Il prossimo step evolutivo della piattaforma, come confermano da Viral Octopus, è nel machine learning, nei software di analisi delle performance e nello sviluppo della community dei professionisti, e proprio per questo è in fase di lancio un programma di “behavioural design” per favorire i comportamenti virtuosi necessari all’ottenimento dell’eccellenza ricercata. I 500 professionisti già affiliati, intanto, vantano competenze di business variegate e contemplano figure specializzate negli strumenti digitali (Facebook e Google Ads per esempio), profili con competenze legali e in strategie di marketing ed esperti nello sviluppo di soft skills quali psicologi del lavoro.