Da qualche anno il Portogallo è una delle destinazioni più gettonate dagli italiani, soprattutto dai pensionati, che scelgono di trasferirsi all’estero. La nazione risulta attraente per le sue bellezze naturali, per il clima mite tutto l’anno, per il basso costo della vita, per la possibilità d’avere servizi e infrastrutture efficaci, per un’ assistenza sanitaria qualificata e, ultimamente, per le facilitazioni fiscali concesse dal governo a chi sceglie di vivere nella Patria del Fado.
Una situazione che Maddalena Di Santo, 36 anni, conosce bene. Lei vive nella splendida cittadina di Faro, in Algarve, la regione più a sud del Portogallo, da oltre 3 anni, da quando ha deciso di lasciare l’Italia dove vedeva poche prospettive, nonostante una laurea in Economia, un Master in Comunicazione e uno in Fundraing. La sua scelta ha avuto motivazioni “istintive e razionali” che ci racconta in questa conversazione. “La parte istintiva è, forse, la più semplice da spiegare. La prima volta che sono venuta a Faro è stato per lavoro e mi è successa una cosa molto strana, l’ho riconosciuta come casa, camminando per le strade mi sembrava di conoscerle, sentivo gli odori del posto e mi sembravano profumi noti, sentivo parlare una lingua straniera e invece di sentirmi spersa mi sentivo felice e, ancora più strano, sull’aereo che ogni 15 giorni dovevo prendere per tornare in Italia, mi scendeva una lacrima di nostalgia per il posto che stavo lasciando. La scelta razionale è venuta poi per ragioni molto concrete ovvero, ho letto una possibilità di lavoro nel trasferimento in Portogallo di molti italiani. Ho capito che lavorando lì avrei avuto agevolazioni fiscali, che in Italia sarebbe impossibile avere: 10 anni di flat tax al 20% sull’utile prodotto, oltre a maggiori prospettive di lavoro. La decisione a quel punto è venuta da sola. Certo ho dovuto metterci anche un bel po’ di coraggio, fare un bel respiro e saltare nel vuoto”
In generale quali vantaggi offre il Paese ai cittadini italiani che vogliono trasferirsi lì? “Bisogna distinguere tra i vantaggi fiscali per i pensionati e quelli per i lavoratori. Per quanto riguarda i pensionati con pensione derivante da lavoro privato, il Portogallo garantisce loro la totale esenzione fiscale per 10 anni, ovvero la possibilità di percepire e disporre dell’intero importo lordo della pensione completamente detassata. Per tutte le categorie di lavoratori, considerate ad alto livello intellettivo o innovativo, la tassazione IRS (IRPEF) avrà un’aliquota fissa del 20% sul reddito prodotto in Portogallo, per un periodo di 10 anni. Rispetto ad un paese come l’Italia, dove la tassazione per entrambe le categorie è molto alta, il vantaggio fiscale è enorme”.
Cosa offre, in sintesi, il servizio “Trasferirsi in Portogallo”? “Offriamo due tipi di servizi. Il primo è rivolto ai pensionati; l’aspetto burocratico per ottenere l’esenzione della pensione in Portogallo non è affatto da prendere sotto gamba, non solo perché composto da molti passaggi, ma anche perché questi sono molto delicati e commettere errori vorrebbe dire vedersi bloccare le pratiche per molto tempo. Offriamo assistenza a più livelli: per la ricerca di una casa, l’apertura di un conto in banca, l’ottenimento del Certificato di residenza europeo, la dichiarazione di espatrio al Comune di appartenenza, l’Iscrizione al Portale della Finanza portoghese. Ed ancora, e soprattutto, offriamo assistenza per l’ ottenimento dello Status di Residente non Abituale (RNH), per l’ottenimento della Residenza Fiscale portoghese, per la domanda e i documenti necessari per ricevere la pensione in Portogallo, in detassazione per 10 anni. Il secondo pacchetto di servizi che offriamo è più recente ed è rivolto all’avviamento e allo sviluppo di attività commerciali, industriali e di servizi in Portogallo. In questo caso, insieme a consulenti esperti, offriamo un servizio d’accompagnamento dalla stesura del business plan al piano di comunicazione e marketing.”
Quanto sono stati importanti i social media per la tua attività? “Diciamo che sono stati fondamentali, la mia pagina Facebook (www.facebook.com/trasferirsinportogallo) è seguita da quasi 18.000 persone e ogni post che pubblico ha centinaia di likes. Sinceramente a tutt’oggi mi fa ancora un po’ effetto! Comunque la cosa che ha creato davvero il volano per il mio lavoro è stato il passa parola. Mi ricordo come se fosse ieri il primo cliente che ho seguito nel trasferimento. E ricordo la telefonata, che ho ricevuto circa 10 giorni dopo, da un suo amico che voleva fare il trasferimento con me perché consigliata per il mio modo di lavorare professionale; così poi è stato, uno dopo l’altro ho incontrato una lunga catena di persone e tutt’oggi è ancora così. Questo fatto mi riempie di orgoglio e di felicità perché vuol dire che sto facendo bene il mio lavoro, che ho la stima e il rispetto dei miei clienti e questo non ha prezzo.”
Ci racconti del progetto “Casa Italia”? “Casa Italia nasce nel 2016 dalla voglia di ritrovare un pò d’Italia anche qui e di raccontarla e farla conoscere al paese che ci ospita. Nasce per fare rete, per sostenersi gli uni con gli altri e per integrarci più facilmente con i portoghesi. Oggi come delegazione CASA ITALIA di Faro ci occupiamo di: divulgazione e insegnamento della Cultura Italiana con relativa certificazione PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri); organizzazione di eventi socio-ricreativi, culturali; attività didattica; corsi di cucina italiana;servizi di traduzione;corsi di lingua portoghese. Facciamo regolari riunioni, organizziamo corsi ed eventi vari e stiamo rapidamente crescendo e intessendo sempre più rapporti con il paese che ci ha accolti.”
Come ti senti ora dopo la tua scelta? “Mi sento bene, felice, realizzata. Vivo in un paese che non mi salassa economicamente, che mi da spazio per sviluppare il mio lavoro in modo onesto e seguendo le regole (giuste, eque e meritocratiche). Mi sento sicura di poter passeggiare ovunque, anche di notte, senza temere scippi o peggio. Amo l’onestà mentale dei portoghesi, la loro civiltà e il senso civico. Devono crescere e svilupparsi ancora certo, per lo meno in Algarve, ma è un popolo che osserva, prende il buono delle cose, lo fa suo e migliora. È un paese che non ha paura e il non aver paura ci rende liberi.”
1 commento
Salve Maddalena…sono un pensionato e penso di essere in Algarve in settembre… mi piacerebbe avere qualche informazione per un eventuale trasferimento…una volta li, vorrei poterla contattare se è possibile… la ringrazio anticipatamente… buon lavoro…