Correva l’anno 1969, il 21 luglio la missione Apollo 11 segnava una pietra miliare nella corsa allo spazio tra USA e URSS consacrando Neil Armstrong come primo uomo ad aver messo piede sulla Luna. La missione ha acceso l’immaginario di moltissimi, ha tenuto gli abitanti di tutto il mondo attaccati al televisore per osservare quel pezzo di Storia dell’umanità che è decollato dal nostro pianeta per atterrare sul satellite che ha tenuto l’uomo con il naso all’insù per diversi millenni. La missione Apollo 11 è stata una sfida che ha coinvolto moltissimi settori: ingegneria, fisica, informatica sono state integrate per permettere ai tre astronauti della missione di poter conquistare la Luna.
Il ruolo di Olivetti. Dopo alcune vicissitudini finanziare che hanno portato la Olivetti a cedere la divisione elettronica alla General Electric, nel 1965 la fabbrica di Ivrea presenta alla Fiera Mondiale di New York la “Programma 101”, il primo calcolatore elettronico da tavolo, pensato per tutti realizzato dal team dell’Ing. Perotto. Durante la dimostrazione vennero inseriti i dati, un satellite e la macchina, in soli 3 secondi e davanti agli occhi increduli di tutto il mondo calcolò, nonostante le dimensioni ridotte, l’orbita del satellite. Quello fu l’inizio di una rinascita per la Olivetti che proponeva per 3500 $ un calcolatore in grado di eseguire operazioni complesse, sfidando i colossi dell’informatica americani come IBM che proponevano macchine calcolatrici di dimensioni mastodontiche a 100000$ tagliando fuori dal mercato i consumatori medi.
Nel 1968 la NASA comprò 100 “Programma 101” per calcolare i tempi, le orbite e i dati necessari alla missione Apollo 11, poco tempo dopo il primo PC progettato in Italia calcolava gli esiti delle elezioni presidenziali e i costi della guerra in Vietnam. Solo negli Stati Uniti si vendettero 40.000 macchine e, nel 1968, la Hawlett-Packard comprò i diritti di utilizzo del brevetto dall’azienda italiana per 900.000$, ceduto cinque anni prima dall’Ing. Perotto e da De Sandre per la cifra simbolica di un dollaro alla stessa Olivetti.
Sotto l’impulso dell’innovazione italiana si svegliò la concorrenza in un mercato che sarebbe diventato sempre più frenetico: nacquero la Microsoft e la Apple, venne “democratizzato” l’uso della tecnologia e il computer, dopo aver portato l’uomo sulla luna, divenne quell’oggetto ormai indispensabile che ci accompagna nella vita di tutti i giorni.